Storie di calcio: la Torpedo Mosca (I parte)

Posted By on Apr 4, 2016 | 0 comments


Un viaggio nella storia, alla scoperta delle squadre dell’URSS

di Stefano Renzi

La Torpedo Mosca è una delle cinque “cugine” nate nella capitale russa. Attualmente si trova in terza divisione a causa della mancata iscrizione al campionato (dovuta a problemi finanziari)ma ha ricoperto un ruolo importante nella storia del calcio russo, soprattutto tra gli anni ’50 e ’60. Nell’epoca dell’URSS il suo blasone era inferiore soltanto a quello di Spartak e Dinamo.

Il club nacque nel 1924 per iniziativa sindacale con il nome di “Forza Proletaria”, in russo “R.D. Proletarskaja Kuznica”, per poi acquisire nel 1930 la denominazione della società automobilistica “AMO” (Avtomobilnoe Moskovskoe Obščestvo), nuova proprietaria della squadra.  Due anni più tardi l’azienda cambiò il nome in “ZIS” (Zavod Imeni Stalina), e così anche il club, che nel 1936 adottò la denominazione odierna di “Torpedo Moskva”. In quello stesso anno disputò la Pervaja Liga, seconda serie del campionato dell’URSS, per poi giungere in prima divisione nel1937 grazie alla riforma organizzativa del torneo che vide passare i suoi livelli da 4 a 3, accorpando i due principali. I primi buoni risultati arrivarono a partire dal 1945, dopo l’interruzione dei campionati iniziata nel ’41 a causa dell’invasione Tedesca della Russia: nell’arco di tre anni la squadra ottenne un terzo ed un quarto posto, ma soprattutto una semifinale ed una finale di Coppa dell’URSS; quest’ultima fu conquistata nel 1949, e rappresentò il primo trofeo ottenuto dalla Torpedo nella sua storia. Il club vinse ancora la Coppa nel 1952. Quattro anni più tardi l’azienda proprietaria della squadra cambiò il nome da “ZIS” (Zavod Imeni Stalina) a “ZIL” (Zavod Imeni Lichačëva) a causa di una riforma voluta da Kruscev: il Segretario del Partito Comunista ordinò, infatti, una revisione di qualsiasi denominazione che contenesse il culto della personalità di Stalin. È in questi anni che la Torpedo pose le basi del ciclo più vincente della propria storia, grazie soprattutto all’esordio del giovane Eduard Streltsovautentica leggenda del club che a soli 18 anni divenne capocannoniere della stagione 1955. Grazie ai suoi gol la squadra ottenne il secondo posto nel 1957, mentre l’anno seguente dovette fare i conti con l’arresto dell’attaccante, accusato ingiustamente di violenza su una minore (molto probabilmente si trattò di un complotto politico).

A causa di questa storia la Torpedo, priva di Streltsov, arrivò settima nel 1958. Il riscatto arrivò due anni più tardi, quando il club riuscì a trionfare sia in coppa dell’URSS che, per la prima volta nella sua storia, in campionato. L’anno successivo sfiorò di nuovo la “doppietta”, piazzandosi seconda in entrambe le competizioni. Nel 1965 fece finalmente ritorno Eduard Streltsov, che portò il club alla seconda vittoria della Vysšaja Liga; fu quella un’annata dei record, grazie alla quale la Torpedo divenne la prima squadra russa a partecipare ad una competizione UEFA. Nella Coppa Campioni dell’anno seguente giunse fino ai sedicesimi di finale, dove fu eliminata dall’Inter di Helenio Herrera, allora detentrice del torneo. Fu una sfida storica per la squadra sovietica che nella partita di ritorno, conclusasi 0 a 0, vide il suo pubblico riempire lo Stadio Luzniki fino alla massima capienza, allora di 105’000 spettatori (ancora oggi un record). (Continua…)

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