Storie di calcio: la Torpedo Mosca (II parte)

Posted By on Apr 4, 2016 | 0 comments


Un viaggio nella storia, alla scoperta delle squadre dell’URSS

 

di Stefano Renzi

 

Negli anni a venire arrivarono altre due vittorie in Coppa dell’Urss: prima nel 1968, grazie ad una stagione sopra le righe da parte di Streltsov, poi nel 1972, due anni dopo il ritiro dello storico attaccante. Nel ’76 la Torpedo vinse il terzo titolo della sua storia, e nel decennio seguente fu protagonista di alcune stagioni deludenti, non riuscendo a conquistare nemmeno un trofeo. La vittorie arrivarono nel 1986 e nel 1993, con i trionfi prima in Coppa dell’URSS e poi in Coppa di Russia (nuova denominazione del torneo dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica nel ’92). Sempre nel ’93 va ricordato che la Torpedo eliminò il Manchester United di Alex Ferguson dalla Coppa UEFA, ma il suo cammino fu bloccato da quello del Real Madrid. Nel 1996 la ZIL decise di uscire dal mondo del calcio e cedette la squadra alla “LuznikiCorporation”, società proprietaria dello stadio. Dalla nascita del nuovo campionato russo, la Prem’er-Liga, avvenuta nel ’92, la Torpedo non riuscì a vincere nemmeno un titolo. La peggior parentesi della sua storia si aprì nel 2006, quando a causa di un quindicesimo posto la squadra retrocesse per la prima volta in seconda divisione; ciò segnò l’inizio di una decadenza che permane ancora oggi. Nel 2008 il club retrocesse in terza divisione, ma dovette ripartire dalla lega amatoriale poiché non riuscì ad iscriversi al campionato, nonostante la ZIL fosse tornata a possederne la proprietà.

Nell’arco di sei anni la Torpedo è riuscita a tornare in prima divisione, dove si è piazzata penultima vedendosi costretta a giocare in PFN Ligi la stagione attuale. Ma nel 2015/2016, appunto, il club non si è potuto iscrivere al campionato a causa di un buco finanziario che ammontava a circa 3,5 milioni di Euro. Sull’orlo del collasso, la società non è riuscita a trovare uno sponsor e a pagare alcuni arretrati ai giocatori, ed è stata costretta a riiniziare dalla Terza Divisione. La situazione attuale della Torpedo non rende onore alla sua storia, ed i tifosi affermano di non sapere nemmeno chi sia il vero proprietario. Il presidente Tukmanov ha sempre dichiarato che a possedere la società siano i rimanenti gestori della ZIL ed un reparto dell’amministrazione di Mosca, ma la questione non sembra essere molto chiara. I supporter giudicano l’attuale presidente il colpevole di questa situazione, soprattutto perché quando un miliardario russo, Aleksandr Mamut, si è recentemente interessato a rilevare il club,pare che Tukmanov abbia chiesto di tenere il 30% della società senza pagare il dovuto. L’offerta è stata naturalmente rifiutata e da quel momento nessuno è stato più intenzionato ad investire sulla Torpedo. L’astio nei confronti del presidente deriva anche dal fatto che lo scorso anno la squadra è stata costretta a giocare quasi sempre a Ramenskoyecittà situata a 50 km da Mosca, segno di una pessima gestione societaria. Sembra addirittura che i giocatori non possano donare le proprie maglie ai fan, in quanto le uniche che posseggano. La storia della Torpedo e dei suoi tifosi non meritano un tale trattamento, e noi tutti ci auguriamo un cambiamento in senso positivo di questa paradossale situazione. Nella speranza che nasca un “nuovo Streltsov capace di risollevare le sorti del club russo.

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