Storie di calcio, le squadre della DDR: Carl Zeiss Jena (Parte II)

Posted By on Apr 19, 2016 | 0 comments


di Nicola Ciacciarelli

 
L’esordio del nuovo tecnico non è male. Hans Meyer e i suoi vincono la coppa nazionale battendo la Dinamo Dresda, all’epoca fra i dominatori della DDR-Oberliga, per 2-1 nella finale di Lipsia. Seguono tre annate buone, ma sfortunate, chiuse al secondo posto dietro il Magdeburgo (due volte) e alla Dinamo. La squadra è un mix di giovani di belle speranze, come il libero Weise e il compagno di reparto Kurbjuweit vincitori della medaglia a Montreal ’76, e giocatori solidi e navigati come l’attaccante Eberhard Vogel (118 reti in 242 presenze). Il Carl Zeiss Jena (ri)vince la FDGB Pokal(la coppa della Germania Est) nel ’74, e poi nel 1980 , ma in campionato non va oltre il secondo posto. Nella stagione 80-81 la formazione allenata da Hans Meyer disputa la Coppa delle Coppe. Al primo turno c’è un ostacolo italiano. È la Roma di Liedholm, di Bruno Conti, Di Bartolomei, Ancelotti, Pruzzo e, ovviamente, Falcao (al primo anno nella capitale). All’Olimpico è una passeggiata per i giallorossi che superano agevolmente i tedeschi 3-0 con reti di Pruzzo, Ancelotti e Falcao. Il ritorno dovrebbe essere una formalità. Niente affatto. Il Carl Zeiss gioca una gara in costante proiezione offensiva e con Krause, Lindeman e una doppietta di Andreas Bielau ribalta il confronto. Un incubo per i giallorossi, un’impresa storica per i padroni di casa. Il cammino del Carl Zeiss in coppa prosegue con la conquista di altri scalpi eccellenti, come quello del Valencia agli ottavi e del Benfica in semifinale. Il sogno si infrange in casa dei cugini della Repubblica federale, a Dusseldorf, dove in finale la Dinamo Tibilisi ribalta l’iniziale vantaggio di Hoppe. Per la squadra di Jena è l’ultimo acuto. Comincia un lento, ma inesorabile declino. Il Carl Zeiss si allontana dai vertici della classifica e dopo la riunificazione della Germania, all’inizio degli anni 90, riparte dalla Zweite-Bundesliga (l’equivalente della nostra Serie B). Da qui in poi inizia un continuo saliscendi tra seconda e terza serie, prima di sprofondare in Regionalliga (girone Nord-est) nella stagione 2011-2012, campionato in cui milita tuttora. Al momento quarta, la squadra allenata dal turco Uluc è lontana nove punti dalla capolista Zwickau (solo il primo posto garantisce la promozione). I tempi in cui Ajax, Benfica e Roma soffrivano le pene dell’inferno in Turingia, sembrano essere, ormai, soltanto un pallido ricordo.

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