Juve, i numeri di un trionfo

Posted By on Apr 25, 2016 | 0 comments


di Nicola Ciacciarelli
Ad un passo dalla storia, o ad un punto se preferite. Tanto basta alla Juve per conquistare il quinto titolo consecutivo. Scudetto che comunque potrebbe arrivare nel pomeriggio di oggi se il Napoli non dovesse vincere con la Roma. Una stagione vissuta in rimonta fino allo scontro diretto e al sorpasso ai danni dei partenopei.
I numeri sono mostruosi: 24 vittorie nelle ultime 25 partite, solo 3 reti subite nel girone di ritorno, 18 in totale. E quella di Kalinic è la prima su azione, nelle ultime 16 giornate. Dopo la gara persa, a Reggio Emilia, con il Sassuolo, la Juve ha recuperato 33 punti alla Lazio, 31 al Milan, 35 alla Fiorentina, 21 al Napoli, 28 alla Roma e 30 all’Inter.
I bianconeri nelle prime dieci giornate hanno segnato poco più di una rete a partita, mentre nelle seguenti venticinque hanno raddoppiato il loro fatturato passando a una media di 2.24.
Protagonisti assoluti Paul Pogba e Paulo Dybala, 8 reti il primo, 16 il secondo a cui vanno aggiunti 10 assist vincenti per il francese e 4 per l’argentino. La crescita esponenziale dell’ex Manchester United è sottolineata dal numero di palloni recuperati: 100, cifra tonda, come Allan. Paul è giocatore ormai a 360 gradi, duttile ed eclettico come pochi in Europa. E poi Buffon, che meriterebbe un capitolo a parte. Difficile spiegare il suo rendimento solo con semplici numeri. Il rigore parato a Kalinic è semplicemente il sigillo sull’ennesima annata straordinaria di un immenso campione. Venti clean sheet (gare senza subire reti) e il record di minuti di imbattibilità (974), strappato a Sebastiano Rossi. Lui e tutti i membri della vecchia guardia hanno dato la scossa ad un gruppo che sembrava aver smarrito la retta via. Nove reti subite nelle prime dieci giornate, altrettanti nelle successive 25. Da una media di 0.9 a match, a 0.51. La truppa di Allegri è nettamente la miglior difesa. Ben 11 reti in meno subite rispetto al Napoli, 20 in meno della Roma, 14 dell’Inter e 17 del Milan (partenopei, rossoneri e giallorossi hanno una gara in meno). E non solo in Italia.
La media delle reti subite è migliore, anche, di alcune super potenze europee comeBarcellona (0,8) e Real (0.9) o della sorprese Leicester (0.73), leggermente inferiore rispetto a Bayern(0,45) eAtletico Madrid (0.42), mentre è quasi identica a quella del PSG (0,52). Squadre tatticamente diverse da quella di Allegri, perchè tutte schierate a quattro in difesa, se si eccettua il Bayern in rare occasioni, mentre i bianconeri sono stati più camaleontici. La Juve ha provato si è schierata a quattro in 16 occasioni. Il bilancio è comunque buono: 8 vittorie,5 pareggi e 3 sconfitte. La più bruciante, quella con il Bayern, ha comunque coinciso, forse, con la miglior gara stagionale.
Ultimo dato interessante da analizzare è quello riferito al possesso palla. Durante questi mesi si è spesso parlato di una Juve più attendista del solito e, magari, più dedita alle ripartenze. Con il 58,1% i bianconeri, dietro solo alNapoli (58,5%), sfatano questa teoria, piazzandosi davanti a Fiorentina (57,7%) e Roma (55,5%). Vincendo il quinto scudetto di fila, Madama stabilirà un altro piccolo, ma significativo primato. Mai chi aveva perso le prime due gare stagionali era riuscito a conquistare il tricolore.

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