Pensieri in libertà

Posted By on Mag 27, 2016 | 0 comments


di Michele Plastino

 

Mi sono preso un po’ di giorni di pausa post campionato. Un po’ di salutare riflessione. E’ passato l’evento di lunedì sera pieno di nostalgica Lazio, ma pieno di rabbia per quel che potrebbe essere e non è. (La penso come un recente post di Stefano Greco). Intanto saremo sommersi sempre più dalla setta dei distraenti tutti rivolti al nuovo progetto Prandelli prandelli(che conosco ed è un’ottima persona, ma non credo conosca la situazione), ma hanno già dimenticato che avevano esaltato Sampaoli dato come ingaggiato. Un giorno mi piacerebbe sapere come sono andate veramente le cose e se avrò la possibilità mi piacerebbe intervistarlo. Poi la mia attenzione si è spostata sull’ultimo caso relativo alle scommesse. Qualche anno fa lanciai a Napoli un campanello d’allarme sulla inevitabile azione della malavita organizzata. Inevitabile perchè il vasto mercato dei banchi nazionali ed internazionali era una ghiotta e grande occasione di riciclaggio non solo per gli illeciti ma anche per scommesse su partite regolari, con un ingegnoso meccanismo di coperture anche a rischio di perdere un po di capitale. Poi con la possibilità di comprare partite il guadagno si aggiungeva al riciclo. Giocatori che non percepivano stipendi (soprattutto in Serie C) ed eventuali estorsioni erano terreni troppo fertili. Quando a Napoli rapinarono molte mogli di giocatori la mia preoccupazione fu, non so quanto sinceramente, fraintesa e mi beccai anche una querela che servì a stopparmi . Ora la storia di Avellino mi ha demoralizzato. Izzo è inevitabilmente finito nelle prime pagine. Conosco Palermo, il suo procuratore, stimato professionista e persona per bene ed immagino il suo stato d’animo. Ma prima di giudicare il ragazzo pensiamo alle sue radici, a quelli che sono stati i suoi compagni di infanzia. In quegli ambienti il distacco totale è preso come tradimento e una denuncia come infamia. Non credo alla sua colpevolezza, ma solo alla sua volontà di non apparire come chi, ottenuto il successo, voglia calpestare il suo passato, onesto ma frequentatore di persone borderline, perchè quello era il suo habitat, e dove nasci non è frutto di tua scelta. E in quell’ambiente continuano a vivere i tuoi cari che non puoi mettere in condizioni di pericolo. Chi lo giudicherà spero tenga in considerazione tutto questo. La giustizia deve essere equa ma soprattutto umana. E aggiungo anche le voci sul Frosinone. Il Frosinone è stato bersagliato per tutto l’anno e tante partite non le ha perdute per volontà e disimpegno dei giocatori. Anzi. La squadra non ha mai lesinato energie e ancora tutti ricordiamo l’affetto dei tifosi anche nel giorno della retrocessione. Frosinone è un piccolo centro e se ci fosse stata qualche voce nessuno avrebbe osannato giocatori perdenti e corrotti. Qualcuno di voi mi darà forse del buonista perennemente innocentista, ma non è cosi. In me c’e’ solo la ricerca della verità senza l’inclinazione al sensazionalismo. Sbattere i mostri in prima pagina non è buon giornalismo e soprattutto è mancanza di umanità. Quando qualcuno viene marchiato è complicato ridargli verginità anche dopo la certezza della sua innocenza. Riflettiamo bene prima di dare in anticipo sentenze infamanti.

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