La Celeste perde partita e testa

Posted By on Giu 6, 2016 | 0 comments


di Francesco Falzarano

 

Match di cartello per il gruppo C della Copa del Centenario. Che a Phoenix non tirasse una buona aria per la squadra del maestro Tabarez, si era capito già da prima dell’inizio del match. Quando infatti parte l’inno del Cile e non il tuo, qualche domanda i più scaramantici tifosi Uruguaiani hanno iniziato a farla. Se poi dopo tre minuti, vai sotto per autogol, capisci che oggi non c’è nulla da fare. Partita maschia, cattiva per alcuni tratti; dove di certo non è stato lo spettacolo a farla da padrone. L’unica reazione dei 15 volte campioni, nella prima frazione, arriva con Cavani, che manca il bersaglio grosso. Prima della fine del tempo, poi,  Vecino si fa espellere. Nel secondo tempo il copione non cambia, ma il match potrebbe ribaltarsi quando dopo l’espulsione di Guardado, Godin firma l’1-1. Ci sperano i tifosi della Celeste, che vogliano vedere l’orgullo uruguayo. Ma niente da fare. Marquez ed Herrera, passato e forse futuro del nostro campionato, siglano il 3-1 finale. E’ stato un match più di calci che di calcio, dove il Messico ha dominato per circa un’ora. Corsa, intensità, maggiore qualità e voglia di prendersi i tre punti. Ottava vittoria di fila per Osorio sulla panchina Tricolor. Male l’Uruguay; disorganizzato, cattivo e senza un nesso logico. La Celeste perde partita e testa, ora il cammino è lievemente in salita.

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