Svizzera, maledizione senza fine…

Posted By on Giu 25, 2016 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

 

La Polonia centra la qualificazione ai quarti di finale di un Europeo per la prima volta nella sua storia. Lo fa al termine di una gara giocata bene per mezz’ora abbondante, ma in cui ha sofferto il ritorno della Svizzera, brava a ribaltare l’inerzia della partita. Importanti gli ingressi di Embolo, Derdiyok e Gelson Fernandes. Poi la perla di Shaqiri, salito in cattedra con l’inizio della seconda frazione. Il capolavoro dell’ex Inter non è comunque bastato. Continua la maledizione per la nazionale rossocrociata che non vince una gara ad eliminazione diretta dal mondiale 1938, quando proprio in Francia fu la Germania ad arrendersi ai rigori. Quei rigori fatali agli uomini di Petkovic contro la Polonia quest’oggi. Glick e compagni tornano a far sognare una nazione da troppo tempo a secco di gioie calcistiche. In patria la squadra di Nawalka è stata accostata, forse esagerando, a quella del 1982 che perse nella semifinale  Mundial con l’Italia. Una formazione che vantava talenti del calibro di Lato e Boniek (assente contro gli azzurri), superiore alla Polonia di Euro 2016. Eppure i polacchi sono riusciti a raggiungere i quarti senza l’apporto realizzativo di Lewandowski. Se l’attaccante del Bayern dovesse svegliarsi, sognare sarebbe lecito. La Polonia ha subito la manovra svizzera per gran parte dei 120 minuti, ma la capacità di resistenza è fondamentale in un torneo in cui sembra poter trionfare chi sa difendersi meglio.

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