Milan che vince, non si cambia

Posted By on Set 25, 2016 | 0 comments


Francesco Maiocchi

Vincenzo Montella ha fatto suo il mantra: “Squadra che vince non si cambia”. Contro la Fiorentina l’Aeroplanino schiererà lo stesso 11 che martedì ha sconfitto la Lazio e, dato interessante, ancora una volta non ci sarà nessuno dei nuovi acquisti estivi. Il grande ex della serata ha fatto di necessità virtù e da diverse partite ha rispolverato la vecchia idea del patron rossonero Silvio Berlusconi. Il Milan, in attesa dei soldi cinesi, è finalmente giovane e italiano. Stasera l’appuntamento è importantissimo, il Milan se dovesse centrare la terza vittoria consecutiva potrebbe davvero rialzare la testa e dare una svolta dopo stagioni altamente deludenti. L’avversario sicuramente è difficile. La Fiorentina ha la miglior difesa del campionato e tra le mura amiche del Franchi al momento non ha ancora subito gol.

#Tatticamente: Entrambe le squadre hanno una filosofia di gioco molto offensiva. Il Milan nelle ultime uscite ha dimostrato di saper soffrire per poi alzare la testa, ma difficilmente i Viola lasceranno lo spazio che ha invece concesso la Lazio. I rossoneri dovranno stare accorti, lasciando poco spazio tra i reparti e cercando di non abbassare il proprio baricentro. La Fiorentina cercherà il gioco sugli esterni, vero punto di forza dei viola, ma attenzione che la difesa a tre può essere un arma a doppio taglio contro il tridente rossonero.

Probabili formazioni:

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, G. Rodriguez, De Maio; Bernardeschi, Sanchez, Badelj, Milic; Borja Valero, Ilicic; Kalinic. All.: Paulo Sousa

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang. All.: Montella

Ballottaggi: Pochi dubbi per Vincenzo Montella, i ballottaggi riguardano per lo più i terzini con Abate e Antonelli che fino all’ultimo possono avere un occasione di scendere in campo dal primo minuto. Per i viola Tello ha qualche possibilità, ma al momento è preferito Bernardeschi. Discorso simile per Babacar, che dovrebbe sedersi in panchina in favore di Kalinic.

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