Francesco Maiocchi
Vincenzo Montella era atteso all’esame Fiorentina. Prova superata con il minimo dei voti, ma sempre meglio che venire bocciati. Alla fine dei 90 minuti Montella ha di che rammaricarsi perché in fin dei conti poteva osare decisamente di più. Il finale di partita, marchiato da un errore macroscopico dell’arbitro Orsato, forse fa dimenticare un po’ come si è svolta la partita. Nel primo tempo i rossoneri hanno latitato, poco possesso, poco movimento e poca verticalità. Il centrocampo della Fiorentina ha chiuso le vie centrali, mentre Suso e Niang sulle fasce non sono riusciti a dare il loro solito contributo. Bacca, migliorato sotto il punto di vista del gioco di squadra, non ha ricevuto nemmeno un pallone giocabile e alla fine questo ha influito molto. Montella può essere felice visto che il fortino ha retto per la terza volta consecutiva, ma ha sbagliato le sue scelte. Sousa ha schierato una formazione ultraoffensiva, mentre lui ha preferito inserire Antonelli per non rischiare. Il Milan è stato pericoloso nel finale, ma forse, credendoci un poco di più, si sarebbe potuto trovare la via del gol. Settimana prossima c’è l’appuntamento contro il Sassuolo. Gli emiliani negli ultimi anni sono stati più di chiunque altro la bestia nera del Milan. Allegri, Seedorf e Inzaghi hanno perso la panchina nelle sfide con Di Francesco. Montella non rischia tanto, ma allo stesso tempo si gioca tutto per dimostrare che il suo Milan, giovane e italiano, può davvero lottare per le posizioni che contano.