Polonia e Romania, è il momento di reagire

Posted By on Ott 8, 2016 | 0 comments


Massimo Fabi

Finisce l’attesa per le nazionali del gruppo E, scendendo in campo oggi per il secondo turno di qualificazioni a Russia 2018. A seguire presentazione e orari delle partite.

ARMENIA-ROMANIA. Per non ampliare le distanze dal primo posto, i rumeni sono obbligati al colpaccio esterno. Successo che in parte farebbe dimenticare il passo falso della Cluji Arena di un mese fa, quando la squadra del c.t. tedesco Daum, pur dominando, andò incontro a un pari amaro con il Montenegro facendosi subito raggiungere dopo la faticosa rete del vantaggio e gettando alle stelle il rigore della vittoria. Per il match delle ore 18 presso lo Stadio Repubblicano della capitale Erevan, i Tricolori si schiereranno con il terzetto Bicalvi, Stancu, Stanciu alle spalle del terminale offensivo Andone in forza al Deportivo La Coruña
. Sotto la pioggia di Copenaghen gli armeni uscirono a testa alta, perdendo solo di un gol di scarto, ma se si vuole realmente competere per una qualificazione che avrebbe del miracoloso sarà inevitabilmente necessario cominciare a far punti: assente anche al debutto, gli ex sovietici saranno nuovamente privi di capitan Mikhitarian, trattenuto ‘a forza’ dal Manchester United per evitare ricadute dopo l’infortunio patito.

MONTENEGRO-KAZAKISTAN
. Guastafeste di Romania e Polonia, si affrontano quelle che possono esser considerate le sorprese dell’esordio avendo agguantato due pari, a un certo punto insperati, a spese di avversarie superiori. In terra rumena i balcanici avevano puntato maggiormente sul contenimento, e anche con un pizzico di fortuna visto il penalty di casa fallito agli sgoccioli di gara, la rete di testa di Jovetic aveva dato prova di una squadra che non si è lasciata abbattere dal vantaggio siglato da Popa all’85’. Riserva nell’Inter e in tandem con l’attaccante della Dinamo Mosca Beciraj, sarà ancora capitan Jojo oggi alle 18 a dover prendere in mano il Montenegro, alla ricerca di una vittoria imprescindibile che posizionerebbe Savic e soci sui piani alti del girone. Attenzione però agli ospiti, presentandosi al Gradski Stadion di Podgorica col morale alle stelle a seguito del 2 a 2 di Astana ottenuto nella ripresa ai danni della formazione più attrezzata per potere accedere direttamente al Mondiale, vale a dire la Polonia. Il c.t. Baysufinov confermerà il 5-3-2 del mese scorso trascinato dalla punta venticinquenne Khizhnichenko, l’eroe che con una doppietta beffò Lewandowski e compagni.

POLONIA-DANIMARCA. Incappare in un pareggio in trasferta può sempre succedere in un percorso di qualificazione, ma è indubbio che la nazionale polacca, avanti di due reti sui modesti kazaki, sia a un certo punto calata di concentrazione peccando anche di presunzione. Cose non da Polonia, realtà che per qualità e solidità si è affermata nel percorso a Euro 2016 come una delle selezioni più ostiche del continente. Errori di testa e inconsuete distrazioni difensive sono costati cari ai biancorossi del c.t. Nawalka, perdendo quei punti che ora devono essere recuperati battendo la Dinamite Rossa, l’unica a fare bottino pieno all’esordio e dunque momentanea capolista. Per scavalcare gli ospiti e imporsi al primo posto, il solo disponibile per il pass automatico al Mondiale russo, Nawalka riproporrà il collaudato 4-4-2 con il duo irremovibile Lewandowski-Milik. L’altro partenopeo, Zielinski, preme per un posto da titolare sulla fascia. La Danimarca è invece reduce da una prova convincente contro l’Armenia: un 1 a 0 obiettivamente stretto agli uomini di Hareide per la mole di occasioni create ma non sfruttate, incluso il rigore fallito da Eriksen autore ad inizio gara del gol decisivo. Nell’impegno fuori casa più complicato, indispensabile sarà migliorare in cinismo se la Polonia dovesse confermare le crepe difensive patite in Kazakistan: il gioiello del Tottenham agirà ancora a supporto della coppia Jorgensen-Fischer. Uscendo indenni dallo Stadio Narodowy i danesi lancerebbero un gran segnale, ma i polacchi a loro volta non possono permettersi ulteriori errori: in programma alle ore 20.45, il big match di Varsavia si presenta già come sfida spartiacque.

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