Montenegro, chi sei veramente?

Posted By on Ott 11, 2016 | 0 comments


Massimo Fabi

Con i match di questa sera si conclude il terzo turno di qualificazioni UEFA per il Mondiale in Russia. A seguire orari e presentazione delle partite del gruppo E, girone che sabato ha visto Polonia e Romania tornare alla ribalta e il dilagare del Montenegro sul Kazakistan.

KAZAKISTAN-ROMANIA
. Situazione di classifica ingarbugliata, con le prime quattro squadre raccolte in due soli punti. In vetta a quota 4 c’è anche la Romania, che dopo aver inciampato col Montenegro ha scaricato tutta la rabbia sui fragili armeni liquidandoli con una cinquina esterna. Una ‘passeggiata’ quella degli uomini di Daum in Armenia, resa tale tuttavia anche dall’inferiorità numerica patita dai padroni di casa dal secondo minuto di gioco. Prima degli impegni più duri con Polonia e Danimarca, per rimanere al comando i rumeni dovranno fare bottino pieno all’Astana Arena: in rete al debutto con la nazionale maggiore, possibile la conferma a centrocampo del gioiellino classe 1996 Marin, mentre l’attaccante Andone, lasciato in panchina in terra armena, preme per una chance da titolare davanti al trequartista Stanciu. Con il fischio d’inizio alle ore 18, i ‘Tricolori’ troveranno un avversario umiliato a Podgorica e che punterà tra le propria mura a giocare d’orgoglio, come già verificatosi con fortuna nel secondo tempo di un mese fa contro la Polonia.

DANIMARCA-MONTENEGRO. E’ probabilmente la sfida dall’esito più incerto, tra due compagini che si contendono il ruolo di terza ‘incomoda’ pronta ad insidiare il dominio potenziale di Polonia e Romania, favorite di diritto per il grande cammino intrapreso nelle qualificazioni a Euro 2016. Deludenti nell’ultimo scontro diretto, i danesi devono ripartire dalla reazione che ha ridotto il passivo di Varsavia in una serata resa amara dalla tripletta di
Lewandowski. Declassata in quarta posizione, quello di oggi è un appuntamento da non fallire per la nazionale di Hareide visto il rischio di lasciarsi sfuggire sia Polonia che Romania. Fiducia alla difesa tre, con Kjaer, Christensen e Vestergaard a protezione di Schmeichel, mentre sul fronte offensivo sarà confermato il duo Fischer-Jorgensen sorretto da un Eriksen apparso sottotono in Polonia. Montenegrini in grande fiducia, essendo reduci dai cinque gol rifilati al Kazakistan seguiti al pari prezioso di Cluji: in testa a sorpresa nel gruppo e trascinati da un super Jovetic, i balcanici cercano un risultato positivo per consacrarsi come credibile outsider. Il c.t. serbo Tumbakovic, soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi, per l’incontro del Telia Parken ore 20.45 riproporrà le certezze che hanno umiliato i kazaki: nel 4-2-3-1 ospite, Jo-Jo svarierà dietro Beqiraj, con Vesovic e Kojasevic sugli esterni. Trasferta ‘verità’ per il Montenegro, contro un avversario che nella sua Copenaghen non può permettersi altro che la vittoria.

POLONIA-ARMENIA
. Un successo agrodolce quello dei polacchi a spese della Danimarca: da un lato gli assist di Grosicki, il tris del fenomeno Lewandowski e il primato agguantato, dall’altro il grave infortunio accorso a Milik e il calo di rendimento e concentrazione sofferto nella ripresa proprio come avvenuto ad Astana. Rispetto alla dirette concorrenti, l’impegno dei biancorossi sembra esser quello meno proibitivo affrontando un fanalino di coda ancora a secco di punti e gol, ma è interessante capire che Polonia vedremo d’ora in poi senza il centravanti del Napoli, la cui intelligenza nei movimenti e la cui intesa con Lewandowski hanno costituito il segreto della bella creatura fatta crescere dal c.t. Nawalka. Il vuoto lasciato da Milik è l’unica grande incognita in un turno che si presenta assolutamente favorevole: possibile l’inserimento del blucerchiato Linetty come spalla del fuoriclasse del Bayern Monaco, mentre sulla fascia scalpita Kapustka escluso dalla formazione iniziale nel match contro i danesi. Con fischio d’inizio alle ore 20.45 presso lo stadio Narodowy di Varsavia, l’obiettivo è vincere e non subire reti per Glik e compagni: per non mettere a repentaglio la qualificazione al Mondiale, imprescindibile d’altronde sarà cancellare quelle distrazioni difensive inaspettatamente accusate nelle prime due uscite.

 

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