Antonio Capotosto
Napoli-Roma 1990-’91 rimarrà per sempre un mix di emozioni. Un’onda immensa che ha coinvolto almanacchi e storie del nostro calcio. Era la penultima giornata d’andata quando i partenopei ospitarono i giallorossi. La Roma di Ottavio Bianchi, il quale tornò per la prima volta al San Paolo dopo anni indimenticabili e una stagione forzata ai box, considerato che lasciò Napoli quando aveva ancora un anno di contratto con il club di Corrado Ferlaino.
Un tecnico che nonostante i successi in riva al Golfo non riusciva ad avere feeling con i propri giocatori. Compreso Maradona, il quale ha cercato più volte di convincere Conti a trasferirsi nel capoluogo campano. Anche con Marazico i rapporti dell’allenatore lombardo sono stati difficili, al punto che Brunetto è stato impegnato solo una volta nell’ultima stagione, escluso spesso anche dalla lista dei convocati.
Quel pomeriggio a Fuorigrotta era assente anche Diego, che per vari motivi disputò diciotto gare di campionato… Le varie vicende del ‘Pibe de oro’ condizionarono la stagione del Napoli (anche se conquistò la Supercoppa) che chiuse all’ottavo posto, davanti alla Roma. Diverso invece il cammino del club di Trigoria nelle coppe, con la coccarda tricolore cucita sulle maglie giallorosse e il sogno della Coppa Uefa svanito all’ultimo atto. Anche se nella storia romanista la stagione 1990-’91 verrà ricordata per la morte di Dino Viola, scomparso il 19 gennaio.
Quel Napoli-Roma (1-1) è stato l’ultimo match del presidente. L’ultima volta che Sebino Nela ha calcato per l’ultima volta da avversario il terreno del San Paolo: ‘’l’incredibile Hulk’’, amato a Roma e stimato a Napoli. ha concluso infatti la carriera in riva al Golfo, esordendo in maglia partenopea di fronte alla Fiorentina il 29 novembre 1992: curiosamente la Viola è stata l’ultima sua avversaria da giocatore giallorosso (anche se tre settimane prima era rimasto in panchina).