Storie di Roma – Napoli #1 (1990-1991)

Posted By on Ott 13, 2016 | 0 comments


Antonio Capotosto

Napoli-Roma 1990-’91 rimarrà per sempre un mix di emozioni. Un’onda immensa che ha coinvolto almanacchi e storie del nostro calcio. Era la penultima giornata d’andata quando i partenopei ospitarono i giallorossi. La Roma di Ottavio Bianchi, il quale tornò per la prima volta al San Paolo dopo anni indimenticabili e una stagione forzata ai box, considerato che lasciò Napoli quando aveva ancora un anno di contratto con il club di Corrado Ferlaino.

Un tecnico che nonostante i successi in riva al Golfo non riusciva ad avere feeling con i propri giocatori. Compreso Maradona, il quale ha cercato più volte di convincere Conti a trasferirsi nel capoluogo campano. Anche con Marazico i rapporti dell’allenatore lombardo sono stati difficili, al punto che Brunetto è stato impegnato solo una volta nell’ultima stagione, escluso spesso anche dalla lista dei convocati.

Quel pomeriggio a Fuorigrotta era assente anche Diego, che per vari motivi disputò diciotto gare di campionato… Le varie vicende del ‘Pibe de oro’ condizionarono la stagione del Napoli (anche se conquistò la Supercoppa) che chiuse all’ottavo posto, davanti alla Roma. Diverso invece il cammino del club di Trigoria nelle coppe, con la coccarda tricolore cucita sulle maglie giallorosse e il sogno della Coppa Uefa svanito all’ultimo atto. Anche se nella storia romanista la stagione 1990-’91 verrà ricordata per la morte di Dino Viola, scomparso il 19 gennaio.

Quel Napoli-Roma (1-1) è stato l’ultimo match del presidente. L’ultima volta che Sebino Nela ha calcato per l’ultima volta da avversario il terreno del San Paolo: ‘’l’incredibile Hulk’’, amato a Roma e stimato a Napoli. ha concluso infatti la carriera in riva al Golfo, esordendo in maglia partenopea di fronte alla Fiorentina il 29 novembre 1992: curiosamente la Viola è stata l’ultima sua avversaria da giocatore giallorosso (anche se tre settimane prima era rimasto in panchina).

Antonio
Invio un altro Napoli-Roma. Senza pretesa, potresti intitolarli ”Storie di Napoli e Roma”. Ripeto: senza pretesa Immaginate che un supporter partenopeo incroci per caso Maurizio Turone. Dopo averlo riconosciuto, gli dice: ‘’Signor Ramon, lo sa che con quel famoso gol lei ha fatto un torto alla storia del Napoli?’’. L’ex difensore potrebbe offendersi e andarsene indispettito, ma poi abbozza un sorriso e inviata l’interlocutore a prendere un caffè, per ricordare quella stagione… Il famoso pomeriggio del 10 maggio ’81 ha messo in archivio quanto accaduto due settimane prima a Fuorigrotta: alla quintultima giornata al San Paolo arrivava il Perugia ultimo della classe e ormai destinato alla retrocessione. Era il torneo successivo al Totonero e gli umbri patirono la penalizzazione di 5 punti – tra i giocatori di qualità del ‘ Perugia dei miracoli’ era rimasto solo Salvatore Bagni- a causa del coinvolgimento di Luciano Zecchini, Mauro Della Martira e Paolo Rossi. In riva al Golfo andava in scena un testacoda, con il Napoli primo in classifica assieme a Juventus e Roma. Clamoroso al…San Paolo, considerato che un’autorete di Ferrario al primo minuto mise fine ai sogni di gloria partenopei. Quella domenica la Roma venne bloccata in trasferta dall’Ascoli e la Juventus espugnò il Friuli, ritrovandosi quindi al comando solitario della classifica. Il Napoli scivolò al terzo, chiudendo il campionato sul gradino più basso, con la Vecchia Signora corsara a Fuo

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