ANTONIO CAPOTOSTO
Immaginate un tifoso del Napoli che incrocia Maurizio Turone. Dopo averlo riconosciuto, gli dice: ‘’Signor Ramon, lo sa che con quel famoso gol lei ha fatto un torto alla storia del Napoli?’’.
Eppure, un nesso c’è. Il famoso pomeriggio del 10 maggio ’81 ha messo in archivio quanto accaduto due settimane prima a Fuorigrotta: alla quintultima giornata al San Paolo arrivava il Perugia ultimo della classe e ormai destinato alla retrocessione. Era il torneo successivo al Totonero e gli umbri patirono la penalizzazione di 5 punti a causa del coinvolgimento di Luciano Zecchini, Mauro Della Martira e Paolo Rossi. In riva al Golfo andava in scena un testacoda, con il Napoli primo in classifica assieme a Juventus e Roma. Clamoroso al…San Paolo, considerato che un’autorete di Ferrario al primo minuto mise fine ai sogni di gloria partenopei. Quella domenica la Roma venne bloccata in trasferta dall’Ascoli e la Juventus espugnò il Friuli, ritrovandosi quindi al comando solitario della classifica. Il Napoli scivolò al terzo, chiudendo il campionato sul gradino più basso, con la Vecchia Signora corsara a Fuorigrotta nella penultima giornata. Oltre al Perugia, scivolarono nella serie cadetta anche Brescia e la matricola Pistoiese.
L’annata 1980-’81 è ricordata anche per la riapertura delle frontiere: i partenopei ingaggiarono il libero olandese Ruud Krol, mentre Dino Viola il brasiliano Paulo Roberto Falcao. E proprio al San Paolo l’uomo che ha cambiato la storia giallorossa ha vestito per l’ultima la maglia della Roma.