Juventus, quanta fatica

Posted By on Ott 16, 2016 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

Con fatica. Tanta, ma tanta, fatica, la Juve porta a casa la vittoria e aumenta di un punticino il vantaggio sulla seconda in classifica. Cinque, sulla Roma vincente a Napoli. L’Udinese firmata Delneri è di tutt’altra pasta rispetto a quella della gestione Iachini, apparsa impacciata, svagata e timorosa nelle ultime settimane prima della sosta. La Juve disegnata da Allegri è sconclusionata e priva di idee. Senza Pjanic, fuori per un problema intestinale, la luce si spegne e la rinuncia a Khedira toglie fisicità ed inserimenti. L’undici iniziale farebbe pensare ad un classico 4-4-2, invece i padroni di casa sono a tre in difesa. Lichtsteiner arretra sulla linea di Benatia e Barzagli, mentre Alex Sandro staziona in un’insolita posizione da mezzala pestandosi i piedi con Evra. Mandzukic è troppo statico, tanta corsa ma niente gol. L’occasione arriva e la spreca, puntualmente verrebbe da dire. L’Udinese è vivace e Thereau fa ballare la retroguardia dei campioni d’Italia come lo scorso anno. La rete di Jankto è un concentrato di errori. Prima Evra, poi l’errato controllo di Hernanes, infine Buffon si lascia sfuggire la conclusione forte, ma centrale, del centrocampista ceco. Un condensato di nefandezze che fotografa alla perfezione la prima mezz’ora dei torinesi.

Parlare di turnover eccessivo sarebbe banale, ma allo stesso tempo, non si andrebbe troppo lontani dalla verità. Aggiungeteci  che alcuni uomini sono in posizioni non propriamente congeniali alle loro caratteristiche e il gioco è fatto. Eppure la Juve la ribalta la gara. Meriti ed encomi vanno alla Joya di Laguna Larga, Paulo Dybala, che da quando ha sentito parlar di crisi ha messo il turbo. La squadra della seconda frazione di gioco ha più equilibrio e più senso tattico. Il 4-3-3 di Allegri con Cuadrado e Dybala larghi a ”piedi invertiti”, dietro Mandzukic prima ed Higuain poi, manda fuori giri l’Udinese, ma il finale è comunque da brividi. Buffon torna super per l’occasione respingendo un colpo di testa di Felipe destinato all’angolino. Allegri ringrazia e passa all’incasso. Tra due giorni a Lione, però, servirà ben altro, è lui il primo a saperlo.

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