Luigi Pellicone
Roma-Austria Vienna. Aria d’Europa, rarefatta rispetto alle serate di gala, ma da respirare a pieni polmoni. Obiettivo primo posto, qualificazione, punti per il ranking: per centrarli, occorre vincere. Per vincere, serve concentrazione. Per essere concentrati, serve Spalletti. Guai a sottovalutare l’impegno.
Scelte quasi obbligate: Strootman proverà ma nella migliore delle ipotesi non giocherà i 45′. Manolas, affaticato, sarà risparmiato. Torna Alisson fra i pali. Palmieri, che ha scontato le giornate di squalifica, ritrova il posto a sinistra, complice l’infortunio di Seck. Fazio e Jesus unici candidati per la coppia centrale. A centrocampo, out De Rossi, c’è poco da inventarsi. Spazio anche per Gerson, che ha qualità per giocare in mezzo al campo, ma soffre ancora sull’impatto fisico. Ecco perchè si tende a escludere un utilizzo davanti la difesa, casella che spetterà a Paredes. Possibile ulteriore minutaggio per Nainggolan, in cerca di smalto.
In attacco possibile riposo per Dzeko e Salah, che hanno dato tantissimo a Napoli. Totti, a caccia del 100esimo gol con Spalletti, giocherà titolare e taglierà un altro “100” quello delle presenze in Europa. Iturbe potrebbe avere una chanche. Certamente giocherà El Shaarawy, in campo dal primo minuto. Il ragazzo è al centro di un equivoco tattico in nazionale. Per ritrovare l’azzurro è indispenabile recitare da protagonista in giallorosso. Il ragazzo, però, vive un momento così e così. Non gioca tantissimo, per ora, ma sa rendersi utile come “dodicesimo”. Come tutti gli altri, è in cerca di continuità. Un difetto atavico. Suo e della Roma. Ritrovarla è d’obbligo. El Shaarawy avrà la sua chance domani. E non può sprecarla. Complice l’infortunio di Perotti, può ritagliarsi uno spazio da titolare.
Probabile formazione: Alisson; Florenzi, Fazio, Jesus, Palmieri; Gerson, Paredes, Nainggolan; Iturbe, Totti, El Shaarawy.