Fortunati con merito

Posted By on Ott 21, 2016 | 0 comments


Massimo Fabi

Rapid Vienna-Sassuolo, una vera gara europea. Ritmi alti, intensità, voglia di attaccare e vincere. Un pari che dovrebbe concedere molto più di un punto a testa, considerato l’atteggiamento messo in atto da ambedue le squadre: all’Allianz Stadion di Vienna si sono affrontate due avversarie quasi gemelle nel calcio propositivo espresso. Una piccola impresa per i ragazzi di Di Francesco, l’unica compagine fin qui nel gruppo F a strappare almeno un pareggio in trasferta. La serata viennese non era cominciata nel migliore dei modi, vedendo dopo soli sette minuti i fantasmi di Genk: onore comunque ai padroni di casa, rivelatisi specie nel primo tempo lontana parente di quella formazione in crisi e vagante nel centro classifica austriaco, confermando però tutto quello che di buono c’è in avanti. Con possibile futuro molto roseo, i gioiellini Schaub e Murg, trequartisti classe ’94 entrambi mancini, sono una minaccia continua per la difesa ospite, senza dimenticare la clamorosa traversa in rovesciata colpita dal brasiliano Joelinton a un passo dal far precipitare gli emiliani come accaduto in Belgio. Altrettanto clamoroso nella ripresa sarà l’autogol che regala un punto preziosissimo a Di Francesco, ma parlare solo di fortuna sarebbe riduttivo: con dieci italiani su undici dall’inizio, di cui sugli scudi Pellegrini e il solito Politano, i neroverdi non si abbatteranno dopo lo svantaggio, fornendo una prestazione tonica e di carattere. Favorito dalla buona qualità degli interpreti, il bel gioco viene poi da sé. Coraggio, pressing alto e belle combinazioni premiano una squadra che, nonostante la media età molto giovane, mostra una maturità di certo rafforzatasi dopo il ko delle Fiandre, insieme a una condizione atletica che la spinge ad imporsi in campo straniero e cercare il colpaccio fino all’ultimo. Pari merito con il Rapid a quota 4 e a due lunghezze di distanza dal Genk capolista, ora il Sassuolo avrà l’opportunità di sfruttare le due partite casalinghe al Mapei con l’intermezzo della spedizione sulla carta più ostica, ossia quella di Bilbao. Il tecnico abruzzese può esser ottimista, al di là dell’imminente e fondamentale rientro di Berardi: ribadendo la personalità di ieri, il Sassuolo avrebbe le carte in regola non solo per qualificarsi ai sedicesimi, ma di vincere anche il girone.

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