Michele D’Alessio
Tutt’un tratto, un risveglio all’improvviso. L’Inter di De Boer in tre giorni si trasforma e diventa una squadra in grado di sconfiggere una della compagini che finora ha meglio figurato in questo campionato. La vittoria contro il Torino di Mihaijlovic è meritata nel complesso. L’Inter ha giocato bene tenendo alto il baricentro nel primo tempo e rendendosi pericolosa in più occasioni. Il vantaggio è arrivato con Icardi, grazie ad un rimpallo con Hart (segno che la buona sorte stia girando dalla parte di De Boer?).
Senza Medel, fuori per squalifica, sembra esserci più fluidità e ordine a centrocampo. Eder si batte, e Candreva duetta spesso con Icardi al limite dell’area. Nella ripresa l’Inter sfiora il gol in diverse occasioni. Prima Hart è bravo su Brozovic, poi è lo stesso croato a fallire da zero metri di testa colpendo Moretti che forse usa la parte alta del braccio per respingere.
Poi ci prova anche Icardi, che dopo aver raccolto l’ennesimo cross di Candreva calcia ma la difesa granata è brava a opporsi. Predominio territoriale e di gioco insomma. I fantasmi però appaiono quando Ansaldi e Murillo si scontrano, regalando il pallone a Belotti. Il Gallo è freddo e brucia Handanovic ristabilendo la parità. Nonostante il pareggio, l’Inter è in fiducia e insiste per la vittoria. È sempre Icardi che gestisce il pallone in area spalle alla porta prima di trovare lo spazio per calciare di potenza e precisione regalando i tre punti ai suoi.
L’Inter torna a vincere in casa, la panchina di De Boer traballa un po’ meno. La squadra c’è, è proprio la partita col Toro ha dimostrato che è una questione di atteggiamento e di approccio alle partite, proprio come professa davanti ai microfoni il tecnico di Hoorn. Domenica sera a Genova con la Samp ci sarà una vera e propria prova di maturità per la squadra che dirà molto sul prosieguo del campionato.