Nicola Ciacciarelli
Eccola Juve-Napoli, quasi a coglierti di sorpresa. Appena usciti dal turno infrasettimanale è già la vigilia del supermatch dello Stadium. La sfida più attesa, quella da cerchietto rosso sul calendario. Gonzalo Higuain ritrova i suoi compagni, non i suoi ex tifosi, per quello servirà aspettare il ritorno al San Paolo. Non ingannino le parole di Allegri che in conferenza prova ad allentare la tensione pregara individuando nella sfida con il Lione, di mercoledì, i 90 minuti più importanti. Juve-Napoli ha un valore intrinseco incalcolabile. Non è solo classifica, questione di punti. Non lo è e non può esserlo.
Come ogni big match che si rispetti c’è tattica, ma anche tanta pretattica. Nessuna particolare indicazione dalla conferenza del mister. Che ci siano cambi rispetto al match con la Samp è certo, ma chi cederà il posto a chi non è dato saperlo. Previsioni, però, se ne possono fare. E allora ecco che torna in auge il nome di Stephan Lichtsteiner, fuori da tre gare consecutive. Lo svizzero potrebbe fornire prezioso contributo in fase di ripiegamento quando ci sarà bisogno di raddoppiare su Insigne. A centrocampo il dilemma Marchisio. Il centrocampista, rientrato alla grande nell’infrasettimanale di mercoledì, ha giocato 70 minuti dopo sei mesi di stop. I 90 di domani sera si prospettano di un’intensità mostruosa. D’altro canto le sue caratteristiche non sono rintracciabili in molti altri elementi della rosa bianconera. Anzi.