Nicola Ciacciarelli
Una discreta mezz’ora di gioco e poi la luce che si spegne e l’avversario che piano piano impaurisce e colpisce poi. Con merito a dire il vero. Sì perchè i bianconeri si accontentano di poco e subiscono nel finale la rete di Tolisso, che risponde al rigore di Higuain. E addirittura a Madama va anche bene, vista l’occasione che Lacazette spreca all’ultimo respiro.
Alla Juventus non è bastato il cambio di modulo. Se qualcuno voleva della conferme le ha ricevute . Non è questione di difesa a tre o a quattro, ma di atteggiamento. E quello della Juve è rimasto passivo per gran parte dei 90′. Il Lione di Genesio è squadra ordinata con alcune ottime individualità, ma sulla carta la differenza c’è. Appunto, solo sulla carta. I francesi, invece, disputano una prova gagliarda, costringendo i padroni di casa a rinculare nella loro metà campo per buona parte della ripresa. Il colpo di testa di Tolisso, ennesimo gol subito da palla inattiva per i bianconeri, corona lo sforzo profuso dall’OL per raggiungere il pareggio. Stavolta non basta Marchisio, alla prima ”gara intera” dal rientro. Khedira non trova i tempi di inserimento, Sturaro fornisce corsa ma poca qualità e Pjanic gira a vuoto. Il bosniaco, come con il Napoli, è avulso dal gioco. Da rifinitore ancor più che da mezzala o da play davanti la difesa. Un campanello d’allarme per Allegri da non sottovalutare. A complicare l’assunto ci si mette il gol pappato da Higuain al 38′. Da lì in poi l’argentino si intristisce e scompare. In breve svaniscono energie e lucidità. Il recupero palla dei transalpini diventa quasi elementare e l’1-1 è l’inevitabile conseguenza. Gli ottavi sono rimandati. Ed anche la Juve.