Nel derby numero 263 Roberto Mancini schiera in porta Julio Cesar, in difesa J.Zanetti, Cordoba, Samuel e Favalli, a centrocampo Figo, Cambiasso, Veron e Stankovic, in attacco Adriano e Martins. Ancelotti risponde con Dida, Stam Nesta Kaladze Serginho, Gattuso Pirlo Seedorf, Kakà Shevcenko Gilardino.
L’Inter vuole affondare di fronte ad un Milan visibilmente in difficoltà. Alla mezzora ci prova Figo, ma il suo diagonale termina fuori. Al minuto 37 è ancora rigore, ma stavolta per la squadra di Ancelotti. Pirlo batte una punizione, Stankovic in barriera alza il gomito e colpisce la sfera. L’arbitro Messina indica senza esitazione il dischetto. Shevcenko si incarica del tiro e spiazza Julio Cesar per l’1-1. Le squadre vanno a riposo sul pareggio.
Nel secondo tempo la partita si infiamma. Ai 30 metri Kaladze atterra Adriano lanciato a rete. Lo stesso numero 10 dell’Inter si incarica della battuta calciando potentemente con il sinistro. Dida non trattiene e Martins è lestissimo ad arrivare prima sul pallone vagante ed insaccare da due passi.
Al 23esimo Kaka dal limite dell’area sgancia un missile col sinistro. Il tiro viene deviato, Julio Cesar impietrito può solo guardare il pallone stamparsi sul palo.
Ad un quarto d’ora dallo scadere Gilardino lascia il campo a Vieri. Nell’estate precedente Vieri dopo sei stagioni si era svincolato dall’Inter, firmando un contratto con il club di Berlusconi, dando una grossa delusione ai tifosi interisti che lo avevano sempre sostenuto. Delusione ridimensionata col tempo vista la stagione di Bobo al Milan, non di certo indimenticabile.
Al minuto 37 il Milan pareggia: Pirlo pennella una punizione al centro dell’area dove il gigante Stam salta più alto di tutti e mette dentro fissando il punteggio sul 2-2.