Derby amarcord: Adriano imperatore al 90′

Posted By on Nov 17, 2016 | 0 comments


di Michele D’Alessio
Presentarsi ad un derby sotto in classifica, e con un dato impietoso che dice che la vittoria manca da tre anni. Questa è la stracittadina milanese dell’11 dicembre 2005, in cui in una gelida domenica sera prenatalizia, l’Inter cerca di invertire la rotta contro il Milan. La Curva Nord “accoglie” i tifosi avversari con la gigantografia di Dudek, portiere del Liverpool che soltanto qualche mese prima aveva interrotto il sogno Champions nella finale di Istanbul.

Nel derby numero 263 Roberto Mancini schiera in porta Julio Cesar, in difesa J.Zanetti, Cordoba, Samuel e Favalli, a centrocampo Figo, Cambiasso, Veron e Stankovic, in attacco Adriano e Martins. Ancelotti risponde con Dida, Stam Nesta Kaladze Serginho, Gattuso Pirlo Seedorf, Kakà Shevcenko Gilardino.

Dopo 12 minuti la prima emozione è nerazzurra quando Figo allarga per Martins che mette al centro per Adriano. Il brasiliano è scoordinato e calcia alto. Dieci giri di orologio più tardi è rigore per l’Inter: Martins brucia Nesta sullo scatto. Il difensore romano nel tentativo di opporsi, da terra colpisce il pallone col braccio. Adriano spiazza Dida rompendo l’equilibrio nel derby.

L’Inter vuole affondare di fronte ad un Milan visibilmente in difficoltà. Alla mezzora ci prova Figo, ma il suo diagonale termina fuori. Al minuto 37 è ancora rigore, ma stavolta per la squadra di Ancelotti. Pirlo batte una punizione, Stankovic in barriera alza il gomito e colpisce la sfera. L’arbitro Messina indica senza esitazione il dischetto. Shevcenko si incarica del tiro e spiazza Julio Cesar per l’1-1. Le squadre vanno a riposo sul pareggio.

Nel secondo tempo la partita si infiamma. Ai 30 metri Kaladze atterra Adriano lanciato a rete. Lo stesso numero 10 dell’Inter si incarica della battuta calciando potentemente con il sinistro. Dida non trattiene e Martins è lestissimo ad arrivare prima sul pallone vagante ed insaccare da due passi.

Al 23esimo Kaka dal limite dell’area sgancia un missile col sinistro. Il tiro viene deviato, Julio Cesar impietrito può solo guardare il pallone stamparsi sul palo.

Ad un quarto d’ora dallo scadere Gilardino lascia il campo a Vieri. Nell’estate precedente Vieri dopo sei stagioni si era svincolato dall’Inter, firmando un contratto con il club di Berlusconi, dando una grossa delusione ai tifosi interisti che lo avevano sempre sostenuto. Delusione ridimensionata col tempo vista la stagione di Bobo al Milan, non di certo indimenticabile.

Al minuto 37 il Milan pareggia: Pirlo pennella una punizione al centro dell’area dove il gigante Stam salta più alto di tutti e mette dentro fissando il punteggio sul 2-2.

Quando tutto sembra far presagire al pareggio, il neo entrato Cruz si invola verso la porta trovando il piede di Kakà che mette il pallone in angolo. Il corner spiove al centro dell’area, Adriano stacca sopra a Vieri, e insacca il gol della vittoria. Autentico tripudio al Meazza, con Mancini in delirio davanti alla panchina per il suo primo derby vinto da allenatore dell’Inter.

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