Antonio Capotosto
La stagione 1996-’97 è stata quella del… c’è due senza tre, quando la Roma non è riuscita a confermarsi nell’Eurozona dopo due qualificazioni consecutive in Coppa Uefa. La prima stagione senza Giuseppe Giannini dopo oltre un decennio, dal possibile saluto di Totti al transito di Carlos Bianchi. L’ultima di Totti senza la maglia numero 10.
A proposito di Atalanta, proprio alla Dea Francesco ha realizzato l’undicesimo centro nella massima serie. Era il 15 maggio, trentunesimo turno (giocato in notturna), con i giallorossi che espugnarono Bergamo e tornarono ad alzare le braccia dopo oltre due mesi: una vittoria che allontanò definitivamente la Roma dalla zona calda della classifica. Balbo e compagni si classificarono dodicesimi, due lunghezze dietro il Milan e a tre dall’Atalanta. Per diverse settimane i bergamaschi hanno anche sfiorato la qualificazione alle coppe europee, nell’unica stagione di un giocatore della Dea re dei cannonieri: Filippo Inzaghi, autore di 24 reti.
Ma anche il reparto arretrato si è fatto valere, considerato che in quel campionato Davide Pinato ha stabilito il record d’imbattibilità nei tornei disputati dall’Atalanta nella massima serie. Due magre consolazioni, di fronte alla tragedia di Federico Pisani e la fidanzata Alessandra Midali, morti in un incidente stradale.
Nella storia giallorossa la stagione 1996-’97 verrà ricordata –anche- per l’ultima annata in panchina di Liedholm, chiamato a traghettare la squadra dopo l’esonero del tecnico argentino. E proprio in quella serata bergamasca lo svedese ha ottenuto l’ultimo successo da allenatore (terminò il campionato con un pareggio e due sconfitte), undici giorni dopo aver celebrato la presenza numero 1000 nella massima serie.