Italia, 1945, Gazzetta dello Sport. <<Un campionato è una piccola cosa, se lo si rapporta a tutto il complesso della vita sociale. Ma è una piccola cosa che mobilita milioni di persone, e dona ad esse le domeniche dell’aria aperta e dell’ottimismo fecondo. E’ una piccola cosa che fa un gran bene>>.
Bruno Roghi commentò così il ritorno del campionato dopo la guerra. Il secondo conflitto mondiale aveva reso difficili le comunicazioni tra il nord e il resto della Penisola al punto che vennero organizzati due tornei: la Serie A Alta Italia e il Misto di Serie A e B del Centro-Sud, con le prime quattro classificate dei due campionati confluite poi in un girone finale per l’assegnazione del tricolore. Il raggruppamento settentrionale venne vinto dal Torino, poi Inter, Juventus e Milan.
La prima stracittadina meneghina si disputò il 4 novembre 1945. Il club nerazzurro tornava a chiamarsi Football Club Internazionale, denominazione cambiata durante il regime fascista. L’italianizzazione aveva colpito anche la società rossonera, divenuta Associazione Calcio Milano. il primo Inter-Milan vide il successo dei nerazzurri: il Diavolo era passato in vantaggio con Puricelli, ma venne raggiunto tre minuti dopo da Candiani, autore di una doppietta. Milan-Internazionale 1-3 con l’ex Penzo che diede avvio al sorpasso.
Nel girone finale nazionale il derby d’andata andò in scena il 15 maggio 1946, con il Diavolo vittorioso 3 a 2. Per l’Inter andarono ancora a segno Romano Penzo ed Enrico Candiani. Il primo ha ‘’chiuso il cerchio’’, considerato che nell’unica stagione in maglia nerazzurra ha realizzato l’ultima rete ai rossoneri: Candiani, Campatelli e Barsanti erano i tre reduci dell’Ambrosiana-Inter campione d’Italia nell’annata 1939-’40.