Michele D’Alessio
Una vittoria emblematica per come è maturata. L’Inter torna a vincere in campionato contro la Fiorentina e lo fa mostrando il suo lato più bipolare: implacabile nel primo tempo, timorosa nel secondo. L’avvio è stato scintillante, era da Inter-Bologna del 1989 che i nerazzurri non siglavano tre gol nei primi venti minuti di partita in campionato. Brozovic, tornato indispensabile ha aperto le danze, Candreva e Icardi hanno completato l’opera.
La Fiorentina ha avuto il merito di non disunirsi e di andare all’intervallo con una rete segnata, grazie al solito Kalinic. A complicare i piani di Paulo Sousa ci si è messo il rosso ai danni di Gonzalo Rodriguez, reo di avere atterrato Icardi lanciato a rete. Le proteste viola trovano un fondamento: il replay dell’azione evidenzia come il cartellino giallo sarebbe stato sanzione sufficiente. Nel secondo tempo Pioli toglie un buon Kondogbia (ammonito), per Joao Mario. La Fiorentina non sembra soffrire l’inferiorità numerica e si fa sotto con Ilicic che segna con la decisiva complicità di Handanovic.
L’Inter di divora un gol con Joao Mario, poi nei minuti di recupero archivia la pratica con Icardi, che aggancia Dzeko in testa alla classifica marcatori. Tre punti pregni di significato quelli per Stefano Pioli. Il tecnico di Parma ha in mano una squadra ancora molto discontinua, capace di passare all’interno della stessa partita da momenti in cui è implacabile ad altri in cui sembra in balia dell’avversario.
Le vittorie danno tranquillità, in particolare modo prima di una partita difficile come la prossima, venerdì sera a Napoli. Pochi giorni dunque per trovare un equilibrio soprattutto nel reparto difensivo, in un periodo in cui né Miranda né tantomeno Murillo sembrano brillare per forma e affidabilità.