Gianluca Guarnieri
27 novembre 1994. Sembra un derby scontato, sbilanciato a favore di una Lazio fortissima: Marchegiani, Boksic, Signori,Winter, Di Matteo, Nesta guidati in panchina da Zdenek Zeman, profeta di un calcio piacevole ed offensivo. La Roma di Carlo Mazzone è combattiva: Giannini playmaker coppia d’attacco Balbo-Fonseca, difesa retta da Aldair Cervone e Amedeo Carboni.
La sorpresa nei primi minuti: al 3’minuto, lancio lungo di Giannini per Fonseca, aggancio dell’uruguaiano, che crossa a rientrare di sinistro sotto la porta di curva Sud. Sul pallone Abel Balbo di testa fra Bergodi e Chamot , nonostante il tuffo disperato di Marchegiani: 1-0
Il gol subito manda in tilt la Lazio: Boksic viene quasi alle mani con Cervone, costringendo Zeman alla sostituzione. Il 2-0 è nell’aria e si materializza al 24′; Moriero in slalom, triangolo con Cappioli. Il centrocampista di Osta, che con un perfetto tap-in di piatto realizza il 2-0.
Mazzone indovina tutto, sia tatticamente che psicologicamente. Al 51′ il colpo del ko: dopo una manovra sviluppatasi centralmente, la palla arriva a Giannini, che dalla parte sinistra dell’area laziale, serve con un assist al bacio, Daniel Fonseca. Uruguaiano, di testa, indisturbato: 3-0
Apoteosi. La Roma al fischio finale dell’arbitro Boggi corre sotto la Sud. Una grande rivincita per Giuseppe Giannini, direttore d’orchestra. Nel derby precedente fu criticato per il famoso rigore sbagliato, ma stavolta il numero 10 sciorina una prova impeccabile.