Giacomo Nannetti
18 presenze complessive e 9 gol, è questo lo score di Gonzalo Higuain in avvio di stagione con la maglia bianconera. Ma il dato che fa veramente riflettere è che l’ultimo gol su azione, segnato dal Pipita, risale al match dello Stadium del 29 ottobre, proprio contro la sua ex squadra. Da lì in poi l’argentino ha ottenuto il misero bottino di un gol, su rigore, in 260 minuti. Che fine hanno fatto i suoi gol? La svolta, in senso negativo, arriva con l’infortunio di Dybala, che in contemporanea a quello di Pjaca, costringe Allegri ad affiancare due prime punte quali Mandzukic ed Higuain. Fino a quel momento, in campionato, in appena 8 giornate il 9 bianconero, in coppia con il 21 argentino, aveva insaccato già 6 palloni. Adesso l’argentino, affiancato da Mandzukic nel tandem offensivo, è costretto a variare il suo raggio d’azione cercando di ricreare quel raccordo ormai scomparso tra centrocampo e attacco. In questa maniera ha iniziato a brillare il croato essendo stabilmente al centro della manovra, costringendo il Pipita a venir fuori dal suo “habitat” per trovare palloni giocabili, e ad arrivare poi “scarico” in zona gol. A questo processo involutivo del cecchino ex Napoli ha contribuito molto anche lo scarso apporto dato dai 3 centrocampisti centrali in zona offensiva. Sul banco degli imputati non può che non finire anche il neo acquisto Miralem Pjanic che non è riuscito, se non in rare situazioni, a ricamare per il reparto offensivo. Nonostatante tutto, l’intero popolo bianconero, e non solo, conosce il grandissimo valore di Higuain e sa che tornerà a segnare ed in tanti si augurano che lo faccia sin da subito. Magari già da sabato contro la Dea.