di Alessia Fratarcangeli
Solito 4-3-3 per il Napoli di Sarri che davanti un San Paolo sempre più sfiduciato cercherà di dare una scossa al suo campionato e rimettersi in carreggiata. Reina dovrà cercare di mantenere la porta inviolata e non cadere sotto i colpi del bomber Icardi e i tiri dalla distanza precisi e potenti di Candreva . La retroguardia partenopea, che ritroverà Albiol accanto a Koulibaly, dovrà tenere a bada non solo il numero 9 ma anche le imbucate di Perisic e i tiri dal limite dell’area di Brozovic. Sulle fasce Hysaj e Ghoulam avranno il compito di arrestare la spinta dei nerazzurri che sicuramente fin dai primi minuti cercheranno di metterli in difficoltà. L’azione dei partenopei tenderà a ripartire dai piedi di Koulibaly che, in base alla pressione dei centrocampisti nerazzurri (Kondogbia a Joao Mario che, schierati in un 4-2-3-1, daranno anche un aiuto in fase difensiva) valuterà se far filtrare il pallone verso Diawara, per poi spostare l’azione verso Allan o Hamsik, oppure affidarsi alla spinta sulle fasce di Hysaj o Ghoulam. I due terzini, una volta giunti in prossimità dell’area potrebbero tentare il cross al centro verso Gabbiadini (anche se il Napoli non dispone di gran colpitori di testa, a parte su azioni di calcio d angolo in cui Albiol o Koulibaly potrebbero inserirsi) oppure scaricare ai lati per Callejon o Insigne, i quali non mancano di inventiva. Potrebbero rivelarsi spine nel fianco della retroguardia nerazzurra: Insigne ha ritrovato colpi da maestro che non si vedevano da tanto tempo, mentre Callejon è probabilmente l’uomo più costante del Napoli in termini di prestazioni . D’Ambrosio e Ansaldi non sono il massimo della sicurezza, compensano però Miranda e Murillo da cui sarà difficile scappare in area.