Giacomo Nannetti
Il mese di agosto è da sempre il periodo in cui avvengono le trattative più calde ed importanti di tutta la sessione estiva del calciomercato. Nello scorso agosto i tifosi napoletani hanno assistito al clamoroso acquisto del Pipita da parte della dirigenza bianconera, che ha suscitato odio e rabbia tra i partenopei. Oltre ad essere stato l’acquisto più oneroso della storia della serie A, probabilmente questa trattativa può anche essere considerata come quella che ha scosso di più gli ambienti da entrambe le parti: grande malcontento a Napoli e gioia incontenibile a Torino. Già prima che il trasferimento avvenisse, De Laurentis aveva affermato come l’addio di Higuain fosse già un tradimento, ma se poi la destinazione fosse stata addirittura Torino sponda bianconera, allora sarebbe stato un colpo ancor più duro per tutti i napoletani. Purtroppo per gli azzurri così fu. La dirigenza bianconera paga al Napoli l’intera clausola recissoria di 94 milioni di euro e l’argentino approda alla Juventus diventando anche il giocatore più pagato della serie A. Scene surreali a Napoli, numerosi video di maglie di Higuain bruciate, insulti e chi più ne ha più ne metta. Ciò che veramente ha fatto star male i tifosi azzurri è che l’addio è stato tutt’altro che elegante. Sin da subito il fratello del Pipita, senza seguire molto il buon senso, aveva fatto capire come probabilmente il 9 azzurro non sarebbe rimasto. Ciò che ha mandato su tutte le furie gli attuali ex tifosi di Higuain è stato altro: i fratelli Higuain hanno lavorato sotto banco, senza metterci la faccia e quindi ignorando completamente tutti coloro che fino a poco tempo prima avevano sempre sostenuto l’argentino. Il passaggio alla Juve non è assolutamente un reato, ma sicuramente neanche un atto di signorilità nei confronti del Napoli e di tutta la sua gente.