Un anno di calcio: Marzo “La notte dei grandi torti”

Posted By on Dic 31, 2016 | 0 comments


Alessandro Paparella

Per i tifosi juventini la sensazione che la Champions League sia una coppa maledetta c’è da un po’, anzi, diciamo da sempre. Sei finali perse, di cui almeno la metà da favorita assoluta, il successo del 1985 rovinato dalla tragedia dell’Hysel, tante, troppe amarezze. Il 2016 in questo senso non ha fatto eccezione. Molti speravano di poter tornare a sollevare il più importante trofeo calcistico continentale a vent’anni di distanza dal trionfo di Roma contro l’Ajax, ma l’ottavo di finale contro il Bayern ha riservato un’altra beffa. Va detto che in quest’occasione la Juve ha fatto di tutto per complicarsi la vita, regalando di fatto al Manchester City un primo posto nel girone che avrebbe strameritato e regalando a se stessa un ottavo da brividi. Contro il Bayern poi ci si sono messi anche gli arbitri di mezzo. All’andata l’inglese Atkinson ne combina di tutti i colori. Si vocifera che i direttori di gara inglesi e tedeschi siano i meno “casalinghi” in campo internazionale e Atkinson con la sua direzione non fa che confermare questa diceria. La Juve comincia male, ma dopo dieci minuti reclama un rigore solare per fallo di mano di Vidal in area, non fischiato. Irregolari anche entrambe le reti con cui il Bayern si porta sul doppio vantaggio. Sul primo gol di Muller la posizione di Lewandowski è di fuorigioco, con l’attaccante polacco che ostruisce chiaramente la visuale a Buffon. In occasione del secondo gol di Robben, sempre Lewandowski commette fallo su Bonucci all’inizio dell’azione. Con Dybala e Sturaro la Juve comunque riesce a pareggiare e si presenta alla partita di ritorno a Monaco di Baviera con l’obbligo di vincere. Parte benissimo con il gol di Pogba, poi di nuovo il protagonista diventa l’arbitro, lo svedese Eriksson, che annulla un gol regolarissimo a Morata. Il colmo comunque lo si è raggiunto con l’ammonizione di Khedira, reo di essersi allacciato le scarpe subito dopo il gol di Cuadrado. Questo ovviamente non deve far passare in secondo piano i demeriti della Juve, con Buffon stesso che mesi dopo dichiarò di essersi fatto sopraffare dalla negatività dopo il 2-2. Certo è che se ci fossero state due direzioni arbitrali migliori la Juve sarebbe potuta passare. L’appuntamento con il successo però al momento è ancora rinviato.

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