Incidenti di percorso, il distacco dalla Juve nasce altrove…

Posted By on Gen 30, 2017 | 0 comments


Luigi Pellicone

La Roma che cade a Genova contro la Sampdoria allarma la piazza. Cinque sconfitte in 22 partite. Il verdetto di Marassi rende impossibile la rincorsa alla Juventus? Discutibile. Il cammino dei bianconeri è simile a quello della Roma: Allegri, sinora, ha perso una partita in meno. Anzi, ne ha vinta una in più, precisamente lo scontro diretto. Il solco è rintracciabile altrove: specificatamente nei due pareggi maturati in campi non impossibili: Cagliari ed Empoli. Non serve una laurea in matematica: sufficiente aggiungere quattro punti alla classifica giallorossa. Ad oggi, (sebbene la Juve abbia una partita in meno) piena parità, con lo scontro diretto da giocare a Roma.

Evidentemente, dunque, i valori assoluti sono simili: preoccupano piuttosto, quelli individuali. La sensazione è che la Roma sia perfetta come un orologio, ma con meccanismi altrettanto delicati. Basta spostare un ingranaggio e il ticchettio ne risente. La lente di ingrandimento è sulle presunte scelte sbagliate del mister e in un arbitraggio poco attento. Due i “colpevoli”. Sul banco degli imputati Mazzoleni e Vermaelen.

Premessa. Gli arbitri sbagliano come i calciatori. E sebbene sia ingeneroso individuare un capro espiatorio, belga, i numeri parlano chiaro: Vermaelen è responsabile del primo gol della Sampdoria per un banale errore di postura. Si porge di fronte, piuttosto che di fianco, al colombiano che trova spazio e modo di saltarlo senza essere accompagnato sul fondo. Errore grave, corollario a numeri preoccupanti. La Roma ha subito 6 reti nelle 4 gare in cui Vermaelen è partito dal primo minuto, pari a 1,5 a partita. Quindici, invece, nei 17 match con Manolas al centro della difesa: 0,88 a partita. In sintesi: la Roma non ha perso perchè Spalletti ha inserito Vermaelen. Si potrebbe discutere sul mancato impiego di Manolas. Col senno del poi, è esercizio inutile.

Submit a Comment