Francesco Maiocchi
Montella ha provato in ogni modo a sopperire alle assenze, tanto da presentarsi all’Olimpico con l’inedito tridente leggere con Ocampos falso nove supportato da Deulofeu e Suso. Inzaghi risponde con una squadra più offensiva e il pressing alto è l’arma che consente ai biancocelesti di dominare il primo tempo per lunghi tratti. I padroni di casa sono più bravi in tutto, sia nell’aumentare il ritmo, sia a cambiare rapidamente il gioco che nel pressing asfissiante sul portatore di palla. Per il Milan, che si ritrova con i più fisici Pasalic e Poli, è difficile impostare. Locatelli prova a sfruttare il tocco di prima, ma i risultati sono per lo più deludenti. Il primo tempo è un tiro al bersaglio che vede Donnarumma vincitore. Solo intorno al 40esimo i rossoneri riescono a impostare con la Lazio che nel frattempo ha perso un po’ di fiato. E’ proprio a pochi minuti dalla fine che il Milan combina la frittata. Donnarumma stende Immobile che si guadagna il calcio di rigore poi trasformato da Biglia. Il fallo alla fine è di Gustavo Gomez, ma cambia poco.
Montella corre immediatamente ai ripari inserendo Sosa e Lapadula per Locatelli e Ocampos. Il Milan cerca di impostare, ma ora il match è tutto dalla parte della Lazio che si difende ordinata e impensierisce il Milan in contropiede. Suso, arma in più della stagione rossonera, fatica e lo stesso vale per Deulofeu. Probabilmente pesa troppo lo sforzo fatto a Bologna pochi giorni fa. L’arbitraggio ancora una volta non sorride al Milan che si lamenta di un rigore netto non concesso. Il tempo scorre veloce fino al termine della partita, ma il copione non cambia. Solo una magia individuale di Suso riesce a riaprire la partita. Merito al Milan per non essersi mai arreso, anche se il gioco ha latitato. Alla fine è un punto che non sorride a nessuno, ma i rossoneri strappano il massimo nella partita peggio giocata dell’anno.