di Alessia Fratarcangeli
E vissero tutti felici e contenti, almeno tatticamente parlando. La sfida tra Napoli e Atalanta sembra disegnata per permettere a entrambe le squadre di esprimersi nella maniera a loro più congeniale. Il calcio avvolgente di Sarri, che attraverso il possesso palla e le combinazioni sugli esterni riesce a scardinare anche le difese più ostiche, contro il run and gun quasi cestistico degli uomini di Gasp, sempre alla ricerca della porta con ripartenze fulminee e con il minor numero di passaggi possibili. L’Atalanta è una squadra molto corta, che fa della coesione tra i reparti il suo fiore all’occhiello. Per questo difficilmente opterà per un pressing alto, che potrebbe mandare in confusione gli azzurri, ma che di certo allargherebbe le maglie della formazione orobica e garantirebbe maggiori spazi al Napoli, una volta saltata la prima pressione. Come sempre, per Sarri e i suoi saranno fondamentali gli esterni. Ogni volta che ai partenopei vengono chiuse le linee di passaggio centrali, c’è sempre l’opzione del gioco sulle fasce, soprattutto a destra dove la catena Hysaj-Callejon si è dimostrata un vero e proprio secondo playmaker. Ma costringere il Napoli a concentrarsi lateralmente potrebbe essere proprio l’obiettivo di Gasperini. Una eventuale avanzata contemporanea di Hysaj e Ghoulam lascerebbe scoperta la difesa, che dovrebbe a quel punto affrontare le fulminee e fantasiose ripartenze del Papu Gomez. Ma Sarri e i suoi non possono e non devono dimenticare Andrea Petagna, che all’andata è stato il match winner e l’uomo partita, non solo per la rete ma anche e soprattuto per la mole di sponde e palloni difesi. Reina e i due centrali avranno quindi il loro bel da fare, ma certamente anche i difensori bergamaschi non passeranno una serata tranquilla. La mole di palloni giocati dal Napoli e la tendenza nelle ultime partite ad una partenza lampo devono preoccupare non poco l’Atalanta. Il match del San Paolo si preannuncia spettacolare e pieno di continui capovolgimenti di fronte. Sta agli azzurri sfruttare le occasioni che verranno concesse, senza però mostrare il fianco agli attacchi avversari, che potrebbero risultare letali.