Amarcord: il derby di Milano del 18 marzo 1979

Posted By on Apr 14, 2017 | 0 comments


Antonio Capotosto

Beppe Viola collegato con Paolo Valenti raccontava così le emozioni della stracittadina del 18 marzo 1979, ventisei giorni dopo la scomparsa del ‘Pàron’. <<Qualcuno accanto a me ha detto che forse oggi Nereo Rocco da lassù ha dato una mano ai rossoneri>>

 

La stagione del decimo scudetto della storia milanista. L’ultimo di Gianni Rivera e il primo di Franco Baresi. L’explicit di successi con il Diavolo di Nils Liedholm, il quale si apprestava a chiudere il terzo capitolo della lunga storia con il Milan. Il campionato passato alla storia per la seconda classificata, quel ”Perugia dei miracoli” che chiuse il torneo imbattuto. I rossoneri arrivavano alla ventiduesima giornata con tre lunghezze di vantaggio sugli umbri, mentre l’Inter di Bersellini si trovava in quarta posizione assieme alla Juventus.

Il derby sovverte i pronostici e la bilancia pende a favore di chi è dietro? Sembrava proprio di sì, considerato che a dodici minuti dal termine la Beneamata trovava il raddoppio con Altobelli, anche se sullo 0-0 ‘Spillo’ (seconda stagione alla Pinetina) si era fatto parare un rigore da Albertosi. Ma al minuto 80 il Diavolo accorciava le distanze con Walter De Vecchi, prodotto del vivaio che realizzava inoltre l’unica doppietta, considerato che nelle battute conclusive infilava Bordon (che aveva esordito proprio in una stracittadina) con un destro per il definitivo 2 a 2. Terminò in pareggio anche Ascoli-Perugia e così la distanza tra la prima e la seconda rimase invariata. E con tre punti di vantaggio sulla squadra di Castagner il Milan festeggiò la stella tricolore. Tra i protagonisti di quella cavalcata anche il terzino Aldo Maldera, autore di nove reti e match-winner nel derby d’andata. Aveva ereditato così la fascia sinistra di San Siro da Giacinto Facchetti, ritiratosi l’anno prima.

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