Roma stanca. E adesso occhio al Napoli…

Posted By on Apr 15, 2017 | 0 comments


Luigi Pellicone

Altro che rincorsa alla Juventus. La Roma vista con l’Atalanta deve difendersi dal Napoli. Assente ingiustificata per i primi 45′, la squadra ritrova automatismi e gioco con l’ingresso di Bruno Peres. Il ripristino del 3-4-2-1 cambia volto alla squadra che costruisce gioco e occasioni a scartamento ridotto: quanto basta, per l’1-1 fimrato da Dzeko. Non sufficiente per portare a casa i tre punti. I giallorossi possono recriminare per la traversa colpita da Nainggolan, ma, nel complesso, la squadra conferma i limiti attuali. Ha un’autonomia limitata e l’incapacità di chiudere le partite creando poche occasioni da gol. In tre parole: non sa tesaurizzare. La Roma, per vincere, ha bosogno di produrre parecchio. Un passo indietro rispetto a qualche mese fa, quando bastavano poche occasioni per segnare e vincere le partite. Qualcosa è cambiato. Nella testa e nelle gambe. Anche se, ad onor del v vero, la squadra ci prova sino alla fine, sostenuta dalla sua Curva.

Ecco, la Sud: si apre un discorso a parte. Per quanto caldo e generoso, il tifo non basta a trascinare una squadra stanca. Ed è forse il momento di sfatare un mito di un calcio che non c’è più. Il famoso dodicesimo uomo in campo, ormai, non è più un fattore fondamentale. O, meglio, può esserlo nel momento in cui i padroni di casa hanno la forza psicofisica di ribaltare il match. La Roma, chiamata a inseguire, trova il pari, e ci riesce, sinchè la forza gli permette di far valere una qualità oggettivamente superiore. Poi, però, finita la benzina, la squadra non ha più lo spunto necessario per risalire oltre il pelo dell’acqua. E la passione non basta. Serve altro. Ricambi all’altezza, per esempio. Spalletti è stato profetico. Lo aveva detto dopo la vittoria casalinga contro il Cagliari. La rosa, sebbene di valore assoluto, non poteva essere spremuta ancora a lungo. L’infortunio di Florenzi, il faticoso recupero di Mario Rui, il non pervenuto Vermaelen, l’impalabile contributo di Grenier e Gerson, hanno prodotto un risultato inevitabile. Giocano sempre gli stessi. La spia è accesa da tempo ed adesso è in rosso fisso. La Roma ha smesso di correre. E deve difendersi da un Napoli che, calendario alla mano, ottimi motivi per credere nella rimonta.

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