I tormenti del giovane Arkadiusz

Posted By on Mag 21, 2017 | 0 comments


Di Alessia Fratarcangeli

Gli azzurri si portano a casa l’ennesima vittoria in casa, la 25esima stagionale, travolgendo per 4-1 la Fiorentina di Paulo Sousa. Koulibaly, Insigne e l’implacabile Dries Mertens, autore dell’ennesima doppietta personale. Il Napoli demolisce sotto tutti i punti di vista l’avversario, esaltando le capacità tecniche di ogni singolo interprete dell’undici sarriano. Il pressing degli azzurri è asfissiante, intenso dal primo all’ultimo minuto di gioco e gli undici continuo a mostrare quel gioco fluido e brillante fatto di geometrie che ognuno di loro ormai conosce a memoria. Sarri, in questi due anni a Napoli, ha creato una macchina tatticamente perfetta, ma non è tutto oro quel che luccica.
Oggi i tifosi, il mister, la società si godono un tridente d’attacco che ha come punto di riferimento Dries Mertens, ma fino a qualche mese fa tutto questo non era immaginabile perché un bomber chiamato Arkadiusz Milik era giunto all’ombra del Vesuvio per scacciare via la partenza di Gonzalo Higuain. Il polacco, però, non è fortunato e rimane fuori per mesi; pensava che al suo ritorno avrebbe trovato un ambiente pronto ad accoglierlo calorosamente a braccia aperte, sostenendolo alla fine del periodo più brutto della sua carriera.
E invece no. Sembra che il popolo di Napoli si sia dimenticato di lui, di come nelle prime settimane facesse esplodere il San Paolo con i suoi gol. Ma non è solo una questione di tifosi: anche Sarri sembra essersi scordato di avere quel bomber sulla sua panchina, totalmente guarito e che magari aspetta solo una chiamata dal suo allenatore. Questa chiamata non è arrivata neanche nella penultima di campionato, neanche nei minuti finali con la partita chiusa da un bel pezzo. L’allenatore decide di far riposare Mertens, alquanto contrariato, e dare spazio a Leonardo Pavoletti, l’altra incognita della rosa partenopea, il che è anche giusto nei confronti di un ragazzo che da gennaio non ha mai trovato spazio. Ma, dall’altra parte, la scelta penalizza ancora una volta un ragazzo che sta cercando in tutti i modi di tornare agli antichi splendori, di riprendere piano piano il ritmo di gioco sul campo, riacquistando forma e fiducia nei propri mezzi e nei confronti dei compagni e dello stesso allenatore. Sarri, però, non la pensa allo stesso modo; probabilmente dare spazio al centravanti polacco, nonostante Milik sia stato l’artefice del gol del pareggio contro il Sassuolo , non è tra le sue priorità. Sarà una mossa controproducente oppure Maurizio Sarri lo sta preservando per ricominciare da zero con la preparazione della prossima stagione, ripartendo così da zero?
Qualunque sia la strategia, il malessere del giocatore potrebbe essere dietro l’angolo. Tirare la corda troppo a lungo non può essere in alcun modo la decisione più giusta. La palla ora passa al polacco: la sua pazienza giocherà un ruolo fondamentale e magari questa estate riuscirà a convincere nuovamente e comprendere soprattutto quale posto gli spetterà nel Napoli di Sarri

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