Giacomo Nannetti
Nella sfida, considerata come una finale da Allegri, i bianconeri non sbagliano e stendono 3-0 il Crotone scrivendo una nuova pagina della storia del calcio: sei scudetti consecutivi. Dopo la conquista della Coppa Italia di mercoledì scorso, il tecnico toscano voleva a tutti i costi la vittoria per mettere in bacheca un altro titolo, potendosi concedere così qualche giorno di riposo prima di tornare a lavorare in vista della finale di Cardiff. In un caldo pomeriggio di maggio la Juventus scende in campo con la cattiveria di chi non vuole concedere nulla, ma prendersi tutto e così il Crotone nulla può contro la miscela micidiale di Allegri. Al termine della prima frazione è già 2-0. Il vantaggio juventino porta la firma di Mario Mandzukic, uomo simbolo dello spirito battagliero bianconero e della geniale svolta tattica di Allegri. Il raddoppio lo confeziona Paulo Dybala trasformando in maniera magistrale una punizione dai venti metri. Nella ripresa c’è spazio anche per la terza rete dei padroni di casa siglata da Alex Sandro, che è pura formalità. La barriera verso la storia crolla sotto i colpi di Buffon e compagni e al triplice fischio dell’arbitro si scatena la gioia di tutti: tifosi, giocatori, staff e dirigenti. Il 33esimo scudetto, il 35esimo per gli juventini, eccolo puntuale dopo una cavalcata trionfale. Infatti i bianconeri sono rimasti in testa per gran parte del campionato e hanno gestito, in maniera perfetta, una superiorità netta rispetto a tutti gli avversari. Adesso la storia del calcio nostrano è riscritta, ma la Vecchia Signora non vuole fermarsi al sesto scudetto di fila e alla terza Coppa Italia consecutiva. Da mercoledì tutti di nuovo a lavoro per l’assalto all’Europa, con un unico obiettivo: il triplete.