Nicola Ciacciarelli
La risolve Moise Kean. A Bologna il classe 2000 entra e trova la rete del sorpasso. La prima di un giocatore nato nel ventunesimo secolo. Un altro piccolo record da aggiungere ai molti di Madama in questi ultimi sei anni. Un gol che significa futuro, nemmeno tanto lontano. Il ragazzo si era già visto in prima squadra quest’anno e al Dall’Ara ha trovato la prima gioia personale. Il prossimo anno è quasi certa la sua partenza verso altra destinazione. Un arrivederci ovviamente, non un addio. Kean ha bisogno di giocare, magari con continuità, per tornare alla base fra una o due stagioni e prendersi la Juve. O perlomeno essere una delle colonne della Juve futura. Già perchè la Juve squadra è proiettata verso Cardiff, ma la società intanto sta pianificando quel che verrà. L’acquisto di Caldara, il progressivo miglioramento di Rugani e l’interesse per Keita sono sintomo di una Juve con i piedi ben piantati nel presente, ma lo sguardo dritto e aperto nel futuro per dirla alla Pierangelo Bertoli.
La rete del ragazzino in terra emiliana, arrivata al tramonto della stagione, segna l’apertura di uno squarcio spazio temporale. Solo un piccolo assaggio di quel che sarà. Kean nato da genitori ivoriani, ma vercellese al 100%, esploso con i Giovanissimi bianconeri nel 2015 (21 reti in dieci presenze), ha proseguito a far male ai portieri avversari in Primavera con 24 gol in 26 presenze. Quest’anno, causa problemi fisici, il bottino è leggermente più magro (13 reti in 22 presenze), ma le sue qualità sono state premiate con la convocazione in prima squadra e quattro spezzoni di partita. Ieri la prima gioia. Ed il tempo è tutto dalla sua.