Road to Cardiff: Juventus-Ajax 1996

Posted By on Mag 31, 2017 | 0 comments


Giandomenico Tiseo

Al Millennium Stadium di Cardiff contro i campioni in carica del Real Madrid. E’ necessario cambiare la storia: una tradizione negativa per la Vecchia Signora caratterizzata da 2 vittorie e 6 sconfitte negli atti finali europei, quattro delle quali consecutive.

L’avvicinamento all’ultimo atto gallese è legato in qualche modo all’ultimo successo bianconero. Nel 1996, allo Stadio Olimpico di Roma, la Juventus di Marcello Lippi sfida il fortissimo Ajax di Louis Van Gaal. I Lancieri sono i detentori del titolo, avendo piegato nella stagione precedente il Milan di Fabio Capello a Vienna con rete di Patrick Kluivert. Un gioco arioso, basato sul possesso di palla, da far tremare i polsi. Il credo calcistico del tecnico olandese è chiaro: dominare l’avversario e far correre a vuoto gli avversari e la punta di diamante è un finlandese, si chiama Jari Litmanen, a segno prima dell’appuntamento romano in 8 occasioni. Una vera macchina da gol.

La Juve, dunque, parte sfavorita per qualità tecniche ed esperienza. Inoltre, l’unico trionfo è quello dell’Heysel del 1985, in finale contro il Liverpool, chiaramente offuscato dalla tragedia delle 39 vittime tra i supporters juventini. La compagine di Torino, però, non teme gli avversari. Gli uomini di Lippi hanno ormai  una filosofia calcistica diversa dal classico tatticismo italico: Del Piero, Ravanelli e Vialli, tutti insieme allegramente per segnare e lavorare per la squadra. Una visione non così distante dal tridente Dybala, Higuain e Mandzukic di quest’anno. Fame di vittoria e grande determinazione sono il carburante nelle gambe della Juventus nella calda serata di Roma.

Aderente a quello spirito, sfruttando un’indecisione tra Frank De Boer e Edwin Van der Saar, che “Penna Bianca” Ravanelli, soprannominato così per la chioma brizzolata, insacca al 12’. I bianconeri sembrano in controllo della partita mentre gli orange, quasi sorpresi dall’ardore degli avversari, faticano a rendersi pericolosi. Il calcio, però, è imprevedibile e da una punizione calciata da De Boer, la respinta corta di Peruzzi concede a Litmanen una palla d’oro da spingere in rete. Un pareggio maturato sul finire del primo tempo che però non affossa la Vecchia Signora. Del Piero prima e Vialli poi vanno vicini al gol ma la porta di Van der Saar resta inviolata. I tempi regolamentari e supplementari non sono sufficienti per stabilire il nome della vincitrice; si decide tutto ai calci di rigore. Gli alfieri torinesi sono perfetti: Ferrara, Pessotto, Padovano e Jugovic non sbagliano, Davids e Silooy si imbattono nel muro Peruzzi. E’ il momento: il capitano Vialli solleva la tanto agognata Coppa Campioni e l’Olimpico, tutto zebrato, è festante. Si riuscirà finalmente a replicare 21 anni dopo?

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