Francesco Falzarano
Tutto è iniziato con la cena di fine stagione, Maggio, quando una battuta o presunta tale di De Laurentiis fece insospettire i coniugi Reina, che sui social scrissero: ”La vera eleganza è restare indifferenti di fronte a gente che vale poco“, così Pepe, ma anche la moglie Yolanda non fu da meno: “quando coloro che comandano perdono la vergogna, quelli che obbediscono perdono il rispetto“. Messaggi enigmatici e stigmatizzati, il bersaglio non era Adl, ed anche il patron ha minimizzato l’accaduto della cena con un “era solo una battuta”. Durante l’estate ci sono state timide prove di disgelo, ma mai realmente concrete. De Laurentiis ha poi apostrofato “sto cercando da due mesi un’alternativa a Reina. Sarei felice se restasse a vita e mi piacerebbe che si interessasse di giovanili, che sperimentasse le sue capacità di allenatore. Non so se fisicamente sia pronto per giocare 40 partite all’anno. L’incontrerò a Dimaro”. Colonna portante dello spogliatoio e figura di riferimento per tutti, Sarri compreso, è questa la posizione del portiere spagnolo nello spogliatoio azzurro. Incerte però le sue prestazioni, spesse volte non al top. Su questo dilemma si divide anche il tifo, c’è chi dice “Reina è un leader non si tocca” e chi risponde “abbiamo bisogno di un portiere con un rendimento migliore”. Intanto il Napoli prepara il preliminare di Champions a Dimaro, e il portiere non si è presentato in ritiro con il sorriso, anzi. Difeso da tutti, da Hamsik ad Insigne passando per Sarri, si aspetta con ansia l’incontro con Adl. Incontro che potrebbe avvenire proprio in queste ore, vista la presenza del numero uno azzurro a Dimaro. Ricordiamo che Reina ha un contratto in scadenza 2018, e che vorrebbe almeno un prolungamento di un anno con la garanzia del posto tra i pali. Sullo sfondo restano le candidature di Rulli, Meret e Leno, quest’ultimo più lontano, in caso di rottura con lo spagnolo. Oppure Karnezis o Radunovic in caso di rinnovo. La sensazione è che si andrà per il rinnovo almeno di una stagione. Si attende l’incontro per determinare il futuro del piplet partenopeo.