Sconfitta logica

Posted By on Ago 14, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Perde la Juve. Una finale, come a Cardiff. Così era finita la scorsa stagione, così è iniziata la nuova. Un rocambolesco 3-2 con cui la Lazio fa sua la Supercoppa. Ma non c’è nulla di casuale nel risultato finale dell’Olimpico. Vince chi ha più meritato, chi ci ha creduto di più. Insomma una sconfitta più logica di quanto si possa pensare.
La Juve messa in campo da Allegri ha le idee confuse. Un 4-2-3-1 con Barzagli a destra in costante difficoltà e Benatia e Chiellini bucati centralmente alla prima occasione utile da Immobile. Difesa malmessa, ma è tutto l’undici bianconero a lasciar a desiderare. Pjanic gioca più basso, in fase di possesso. Il bosniaco si allinea ai centrali di difesa, cercando di imitare quel che faceva un tempo Bonucci. I risultati però sono scarsi. Imprecisioni e nervosismo caratterizzano la prova dell’ex Roma che non entra mai in partita. Juve lenta, macchinosa e prevedibile. Higuain e Mandzukic vanno fuori giri e l’unica occasione bianconera rimane quella di Cuadrado in apertura di match. Cambia qualcosina solo dopo il bis di Immobile. L’ingresso di Douglas Costa fornisce maggiori sbocchi alla manovra bianconera, ma serve una magia su calcio piazzata di Dybala per riaccendere la speranza. La paura gioca un brutto scherzo agli uomini di Inzaghi che arretrano il baricentro e subiscono il pari su rigore, nuovamente di Dybala. Ingenuo Marusic, nell’occasione. Tutto sembra rinviato ai supplementari, ma De Sciglio si fa sfuggire Lukaku e la beffa è fatta. Murgia, da solo, appoggia in porta per il gol vittoria.
Una gara che lascia inevitabili dubbi su una squadra palesemente incompleta per ambire all’innominabile coppa. A non preoccupare non è la sfida di sabato con il Cagliari, ma i diciassette giorni mancanti alla fine del mercato. Servono innesti, ed importanti, per ravvivare la squadra spenta vista contro la Lazio.

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