Si dice che tanti indizi fanno una prova. L’estate dell’Inter di indizi ne ha seminati parecchi, e difatti quelle vittorie continue, convincenti, e meritate, si sono tramutate in un grande inizio di campionato, colorato da un 3-0 secco alla Fiorentina.
Merito di Spalletti, si, ma merito anche di Sabatini, che con le poche frecce presenti nella stretta faretra sua disposizione, ha centrato obiettivi come Vecino, Skriniar, Borja Valero, ma soprattutto ha bloccato Perisic, che molti nel corso dei mesi scorsi vedevano già con la casacca dei red devils a Manchester. E non dimentichiamoci che Dalbert è ai nastri di partenza, oltre a Colidio che sta risolvendo le ultime e fastidiose pratiche riguardanti la documentazione.
Dopo questi raggiungimenti che sono stati etichettati – erroneamente – come appena sufficienti, magari sottotono rispetto a quelli dei cugini rossoneri, l’Inter ha già raggiunto una sua convincente identità, ma la trasformazione non è finita qui.
Sono due le operazioni che l’Inter sta cercando di completare, anche se una è ad un passo dall’essere conclusa: lo scambio Kondogbia–Cancelo con il Valencia è già quasi ufficiale, col portoghese che sta sostenendo in queste ore le visite mediche a Milano, ed il francese già in Spagna; mentre più complesso è l’affare Schick, considerando l’intromissione della Roma che sta cercando smodatamente il sostituto di Salah. I capitolini sembrano fare sul serio per il ceco, che potrebbero offrire – secondo voci recenti – una somma superiore ai 35 milioni di Euro. Se dovesse essere vero, è difficile che l’Inter possa permettersi di restare in corsa per il talento doriano.