Roma-Inter: Spalletti ha la sua vendetta

Posted By on Ago 27, 2017 | 0 comments


All’Olimpico vince l’Inter, e a sorridere più di tutti è ancora una volta Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo è uscito trionfale anche questa sera, dopo la rivincita presasi sulla sua vecchia Roma, con il petto gonfio d’orgoglio e il viso segnato da un silente, leggero, ma estremamente profondo ed eloquente, sogghigno di soddisfazione.

La sua vecchia famiglia non gli ha risparmiato il dolce congedo, rimbombante di fischi nel ventre di quell’Olimpico che tante gioie e divertimenti ha vissuto proprio grazie a lui. Potrete chiamarlo eccessivo, permaloso, anticomunicativo, infantile.. ma il valore tecnico non è in discussione: un anno e mezzo fa prende una zattera malconcia e la zaffa con perseveranza ed alacrità singolari, rendendola un veliero splendido e imponente, temuto più di quanto non lo fosse in passato; lo fa viaggiare a velocità vertiginose, anzi, mai quel veliero otterrà risultati simili; supera tempeste, bufere e cicloni per attraccare nei porti più importanti e ricchi del mondo, quando solo anni e anni fa, quella vecchia e malandata zattera aveva saputo raggiungerli l’ultima volta.

È questo quindi il ringraziamento? Una fitta ed incessante pioggia di fischi e insulti? Un trattamento che non viene riservato nemmeno per il peggiore dei proditori. ”L’allenatore che ha tradito il Capitano”, ecco come Roma ricorda l’uomo che l’ha riportata al suo odierno splendore.

Ora, non so esattamente se esista quello che la gente si diverte a chiamare “karma” (la mistica legge secondo la quale, prima o poi, ogni azione erronea che commettiamo ci ritorna indietro), ma se avete visto la partita tra Roma e Inter ieri sera, probabilmente vi sarà ronzato in testa questo pensiero. Era come se fosse scritto, da qualche parte, che Spalletti avrebbe dovuto consumare in quel momento la propria vendetta: la Roma va in vantaggio, potrebbe segnare ancora, più e più volte, ma prende 3 pali! Giocano meglio i giallorossi, fino a quando l’Inter trova il pareggio.. poi due, e alla fine tre volte gol. In 10 minuti. Risultato immeritato? Probabilmente sì, ma la vendetta è compiuta.

Questa è la storia dell’allenatore, proditore, che esce dal Colosseo vincitore, come un gladiatore..

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