Dzeko, ora davvero non sei più solo

Posted By on Set 20, 2017 | 0 comments


Tiziano Villanacci

La Roma vince e convince contro il Benevento per 4-0 e sale a quota nove punti in quattro gare giocate. Dopo un inizio positivo dei campani, i giallorossi trovano la rete del vantaggio con il bosniaco, abile a farsi trovare sulla linea di porta da Kolarov. Gli altri tre gol sono due autoreti di Lucioni e Venuti e la doppietta personale di Dzeko.

“Con questo modulo sono più solo. Mi mancano Salah e Nainggolan, che ora gioca molto più indietro”. Dopo queste dichiarazioni al termine del pareggio casalingo in Champions League contro l’Atletico Madrid, Dzeko ha trovato due doppiette contro Verona e Benevento. Le avversarie non erano di prima fascia ma la Roma ha abituato nella sua storia anche recente a fallire appuntamenti del genere. Il bosniaco aveva chiarito tramite i social la sua posizione, sottolineando come fossero delle parole a caldo a termine di una partita complessa e come il rapporto con Di Francesco fosse ottimo.

L’allenatore ex Sassuolo ha risposto sul campo. Dzeko, con al fianco due esterni veri, ha avuto un maggior numero di occasioni. Continua la sua classica caratteristica di arretrare per impostare l’azione come fosse un trequartista, ma ora ha un numero maggiore di palloni da giocare all’interno dell’area di rigore. La chiave è questa. Pellegrini rappresenta quel centrocampista tanto richiesto a supporto.  Con lui in campo la Roma è più verticale e Dzeko può dialogare maggiormente con le sue due mezz’ali, pronte a sfruttare gli spazi che lui sa creare ed i suoi assist. Nella partita di oggi Dzeko ha sempre avuto due esterni offensivi al suo fianco, che gli hanno dato anche modo di avere in diverse occasioni la possibilità di puntare e saltare l’uomo. Con il Verona, arretrando a centrocampo, aveva innescato un ottimo contropiede per Under. Contro l’Atletico Madrid erano mancati i rifornimenti esterni, con Perotti e Defrel che dovevano concentrarsi maggiormente sul non lasciare soli Peres e Kolarov. Nainggolan e Strootman dovevano seguire Koke e Saul, sempre in grado di creare una grande giocata, e non riuscivano con continuità a seguire l’azione offensiva. Ecco spiegata la “solitudine” del numero 9 giallorosso.

I quattro gol contro Verona e Benevento sono un nuovo punto di partenza. L’ex City è salito a quota 5 reti in 4 partite, perfino meglio dello scorso anno, quando però chiuse con 36 tra campionato e coppa. Ora arriveranno Udinese, Qarabag e Milan a San Siro. Il bosniaco sarà chiamato nuovamente ad essere il vertice centrale offensivo, con lo scopo di accumulare reti ed inserirsi al meglio nel nuovo gioco di Di Francesco.

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