22/9/2013 La rivincita di “Balza”

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(di Gianluca Guarnieri) Il destino disegna trame imperscrutabili che sfuggono a noi comuni mortali, ma che lasciano segni indelebili nel cuore e nella mente. Il protagonista di questa storia è Federico Balzaretti, esterno difensivo mancino, quello che una volta si sarebbe chiamato “terzino fluidificante”. Reduce da una stagione fallimentare, sotto la guida di Zdenek Zeman e di Aurelio Andreazzoli, senza più la nazionale azzurra, perduta dopo un buonissimo europeo 2012 e con un un inizio problematico nella “Nouvelle vague” di Rudi Garcia, Federico era considerato come una sorta di anello debole della difesa giallorossa, con tanto di polemiche (anche strumentali…) sul suo utilizzo o meno nel corso di quel Derby di 4 anni fa. Il tutto poi aggravato dal fatto del doversi confrontare con l’elemento più in forma dei laziali, ovvero quel Candreva che lo aveva messo in crisi nella infausta finale del 26 maggio. Insomma ogni cosa contro il biondo difensore piemontese, ma quella volta il destino ebbe un progetto diverso. Una buona gara contro il tanto temuto dirimpettaio bianco-celeste, nel primo tempo, e la svolta tanto attesa nel corso di in un minuto. Prima un palo, incredibile, che fece imprecare, urlare, soffrire un popolo intero, poi il sinistro giusto, il varco che si apriva con Marchetti che guardava impotente la palla che entrava in rete. Il pianto di gioia tra le braccia dei propri compagni fu uno sfogo immediato e automatico. La porta era quella della Sud, la porta degli eroi, dei Miti, dei Prati, Pruzzo, Balbo, del “Capitano”, la porta che ti permette di entrare nell’Olimpo delle Leggende. Come fu per Marco Cassetti in una fredda serata del Dicembre del 2009, quel 22 settembre toccò a Fede. Bene così. Garcia fece un altro miracolo, nella ricostruzione di una squadra, dopo le macerie del 26 Maggio. La “chiesa era stata riportata al centro del villaggio” e la ferita era suturata e non sanguinava più. La rivincita del “Balza” era compiuta. E’ questione di Destino.

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