Giacomo Nannetti
Termina ancora 2-2 la sfida tra Atalanta e Juventus, esattamente come 5 mesi fa. Considerando la realtà che è diventata attualmente l’Atalanta, un pareggio a Bergamo ci può anche stare, ma viste le dinamiche che hanno fatto maturare questo risultato, c’è molto rammarico in casa Juve. Dopo appena 25 minuti la partita sembrava aver preso già una piega ben precisa, infatti i bianconeri erano avanti 0-2 grazie alle reti di Bernardeschi e Higuaìn. L’ex giocatore viola, all’esordio assoluto da titolare, prima firma il vantaggio, e poi con un delizioso passaggio, mette il Pipita davanti al portiere che fa 0-2. L’Atalanta sembra non riuscire a reagire, ma la Juventus da famelica e devastante, diventa improvvisamente molle e la Dea sfrutta al meglio un’indecisione di Buffon per riaprire i conti. Il gol lo firma il futuro juventino Caldara. I padroni di casa prendono coraggio e la Juve non riesce più ad essere pericolosa come nella prima parte di gara. Nella ripresa il protagonista assoluto è il VAR, che prima annulla il gol del 3-1 di Mandzukic per un fallo di Lichtsteiner, e poi concede un rigore dubbio alla Juve sul 2-2, peraltro fallito da Dybala. È proprio l’inconsistenza delle giocate della Joya a far sì che i bianconeri siano poco incisivi in zona gol, e il duello tra i due numeri 10 argentini viene stravinto da Gomez, che trascina i suoi al pari. È infatti uno splendido cross di Gomez per Cristante a propiziare la rete del pareggio atalantino. Le maggiori difficoltà la squadra di Max Allegri le incontra nel momento in cui bisogna costruire dal basso, infatti sono diverse uscite sbagliate dei difensori ad innescare i gol subiti. In questo contesto non ha sicuramente aiutato lo stop di Pjanic, che era in una forma veramente eccezionale ed era indispensabile in fase di costruzione del gioco. Le buone notizie per Allegri vengono dal bel esordio di Bernardeschi, il quale parte forte come tutta la squadra, ma poi, complice anche la stanchezza, va in calando. Alla fine è un 2-2 amaro per i bianconeri, che dopo aver avuto la partita in pugno se la sono fatta sfuggire, proprio come la vetta della classifica, che per adesso è di sola proprietà del Napoli.