La Vecchia Signora si crede troppo bella…e il campionato si complica

Posted By on Ott 17, 2017 | 0 comments


di Giandomenica Tiseo

 

782 giorni, un’eternità ma tanto è durata l’imbattibilità della Juventus nel fortino dello Juventus Stadium,
anzi no, l’Allianz Arena. Ci ha pensato Ciro Immobile ad arrestare l’incedere bianconero tra le proprie mura e
lo ha fatto supportato da una squadra, la Lazio, consapevole del fatto suo e capace di infliggere il secondo
dispiacere stagionale ai campioni d’Italia. Dopo la Supercoppa Italiana, arriva il successo in campionato per
una compagine che, nell’undici titolare, vale meno dell’acquisto di Gonzalo Higuain. Un vero trionfo per i
biancocelesti ed un vero tonfo per la Juve. Non è però stato un fulmine a ciel sereno quello di sabato ma è
la conferma di quanto già visto e sentito. Per la seconda volta consecutiva, infatti, la Vecchia Signora, in
vantaggio si è fatta rimontare. Prima della pausa per la Nazionale era stata l’Atalanta a mettere a nudo le
svagatezze difensive juventine e quel 2-2, con rigore sbagliato da Paulo Dybala, dall’amaro in bocca. E poi a
Torino, sempre con un penalty fallito dall’argentino, è stato Immobile a trafiggere Buffon e ad allungare la
striscia positiva di realizzazioni contro la truppa di Massimiliano Allegri. Ma da dove nascono queste
difficoltà? E’ colpa di una condizione fisica non adeguata o di una mentalità non consolidata? L’opzione n.2
sembra essere la più probabile, stando a quanto dice il mister livornese. I cali di concentrazione sono frutto
di una squadra che si specchia un po’ troppo nei propri valori tecnici e stacca la spina con facilità. Momenti
di blackout costati caro in Champions League contro “Sua Maestà” Leo Messi e riverberatesi nel darsi in
campo della Serie A, contro compagini in condizione ed in fiducia. Del resto le statistiche non mentono mai
e rafforzano il concetto: 7 gol subiti nelle prime 8 giornate quando l’anno scorso in tutto il campionato i
bianconeri ne avevamo subiti 27 fa pensare. Nell’ultima esibizione neanche la
Joya
ha tolto le castagne dal
fuoco anzi….il secondo errore dal dischetto alimenta l’allergia del sudamericano nei confronti degli estremi
difensori dell’Albania. Di fatto il Napoli è quota 24, a punteggio pieno, ed il gruppo di Allegri deve inseguire
ma soprattutto deve ritrovare compattezza e solidità alla viglia dell’incontro contro lo Sporting Lisbona che
potrebbe valere una grossa fetta d’annata in Champions. La Juventus ha bisogno di ritrovare quella fame,
tratto caratterizzante dei 6 Scudetti consecutivi e delle due finali europee in tre anni. Aspetti che non
possono prescindere dalla solidità difensiva vista solo a tratti in questa prima parte di stagione. I veterani
alzeranno la voce ma poi spetterà agli uomini di classe fare la differenza, facendo meglio anche quando la
palla ce l’hanno gli altri e non solo attendendo passivamente il corso degli eventi. Urge una reazione al più
presto.

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