Russia 2018, l’Italia sfiderà la Svezia negli spareggi

Posted By on Ott 17, 2017 | 0 comments


Stefano Renzi

 

I sorteggi di Zurigo regalano all’Italia un avversario di tutto rispetto, da molti ritenuto più ostico rispetto ai restanti tre. Sarà infatti la Svezia a sfidare la nazionale italiana, un doppio confronto che consentirà ad una delle due contendenti l’accesso alla fase a gironi di Russia 2018. L’andata si giocherà il 10 novembre alla Friends Arena di Stoccolma, dove gli scandinavi hanno recentemente battuto 2-1 la Francia, mentre la gara di ritorno andrà in scena tre giorni dopo a San Siro.

L’Italia di Ventura non ha di certo brillato in queste qualificazioni, lasciando perplessi in molti riguardo i dettami tattici del ct ed il suo utilizzo di un 4-2-4 non proprio funzionale rispetto alle caratteristiche dei giocatori in rosa. Le ultime prestazioni con Spagna, Israele, Macedonia ed Albania – ma non solo – ne sono la prova. In attesa e nella speranza dei recuperi di Belotti, Verratti, Pellegrini e Marchisio, l’ex tecnico del Torino dovrà prendere adeguate contromisure per ottenere la qualificazione e spazzare via ogni tipo di critica.

La Svezia di Jan Andersson, vincitore del campionato e della coppa svedesi con il Norrköping nel 2015, gioca con un consolidato 4-4-2, molto fisico e ben organizzato. L’undici titolare è solitamente composto da Olsen in porta con Lustig, Lindelof, Granqvist ed Augustinsson a comporre la linea difensiva e Durmaz, Johansson, Larsson e Forsberg dietro alla coppia d’attacco Toivonen – Berg. Guidetti ha perso posizione nelle gerarchie del ct, ma è comunque pronto a giocare o a subentrare. In cerca di un posto anche Claesson, spesso in ballottaggio con Durmaz per il ruolo di esterno destro. La nazionale scandinava è inoltre una colonia di ex ed attuali giocatori del nostro campionato. Tra i primi figurano il capitano Granqvist ed Ekdal, mentre tra i secondi ci sono Rohden del Crotone, Krafth ed Helander del Bologna ed Armenteros del Benevento.

I punti forti della Svezia sono molti, primo fra tutti l’assenza di Ibrahimovic. Sembrerà strano, ma da quando il miglior goleador della storia svedese si è ritirato dalla nazionale, la squadra ha cominciato a girare in maniera più efficace. Meno spazio alle sue giocate singole, più valore alla manovra ed alla forza del collettivo. Andersson avrebbe potuto fare lo stesso lavoro anche con Ibra? Non lo sapremo mai. Ma di certo, per ora, alla Svezia va bene così. Perché in un girone con Francia, Olanda e Bulgaria non era certo facile qualificarsi per gli spareggi. Eppure i Gialloblu ci sono riusciti, dando filo da torcere alla Francia fino all’ultima giornata e piazzandosi dietro ai transalpini grazie al miglior attacco – il sesto in tutta Europa – ed alla seconda miglior difesa del proprio gruppo. Il capocannoniere svedese di queste qualificazioni, con 8 reti, è Marcus Berg, attualmente in forza agli emiri dell’Al-Ain. Il giocatore più pericoloso, invece, è certamente Forsberg. Il fantasista del Lipsia, che nella cavalcata verso il secondo posto della scorsa Bundesliga ha messo a segno 22 assist ed 8 gol, fornisce quella dose di estro che manca completamente ai suoi colleghi di Nazionale. Sarà il pericolo numero uno per la difesa italiana.

Il punto debole della squadra di Andersson, invece, è senza dubbio la difesa. Non tanto dal punto di vista dei numeri, quanto da quello della poca mobilità dei propri interpreti. Granqvist è sì un leader, ma la velocità non è proprio il suo forte. Stesso discorso per Lindelof, che a causa di questa sua caratteristica è stato impiegato sempre di meno da Mourinho al Manchester United. E con la rapidità del reparto offensivo italiano, la difesa scandinava potrebbe davvero andare in tilt. In ogni caso, sarà il campo a dare il verdetto finale.

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