Euro Scouting: Hassane Bandé

Posted By on Ott 30, 2017 | 0 comments


di Alessandro Nardi

 

Hassane Bandé è la grande sorpresa di questa prima parte di stagione del campionato belga: ha compiuto 19 anni il 30 ottobre ed è l’attuale capocannoniere della Jupiler League con sette gol in nove partite giocate. Questo ragazzo del Burkina Faso è stato portato in Belgio quest’estate, prelevato dal Salitas ed è stato subito schierato titolare nell’Attacco del KV Mechelen. Hassane è un’ala sinistra veloce e dotato di una buona tecnica, non è un caso che degli 8 gol messi a segno in questa prima parte di stagione la metà sono stati realizzati di destro, 3 di sinistro, più uno di testa. Può giocare anche da punta centrale, ma è un ruolo che ricopre di rado. È dotato di un gran fiuto del gol, dimostrato non solo dalle molte segnature realizzate fino ad ora, ma anche dal modo in cui sono stati realizzati. Bandé ha la grande qualità di sapersi trovare nel punto giusto al momento giusto: è capitato più volte quest’anno, ad esempio contro l’Anversa, il giocatore africano nonostante la sconfitta ha realizzato un gol di testa, risolvendo una mischia che si era creata in area. Anche nella partita di coppa nazionale contro il Bocholt si è ripetuta una scena simile, con Bandé che è stato il più lesto di tutti a ribadire in rete la respinta corta del portiere su un calcio di punizione dal limite dell’area. Il giocatore è dotato anche di una buona velocità di base e di uno scatto bruciante, messo in mostra più volte durante questa prima parte di stagione. In questo modo ha siglato la doppietta contro il St.Turiden: seguendo l’azione sul secondo palo, per poi bruciare sullo scatto il suo avversario e appoggiando in rete con la porta spalancata. Dote evidenziata anche nella partita contro il KV Oostende, dove è furbissimo ad arrivare dietro le spalle del difensore centrale a velocità doppia in modo da sopravanzarlo e concludere positivamente l’azione. Anche se la vera “perla” stagionale è avvenuta durante la partita contro l’Anderlecht, dove mostra una buona tecnica individuale raccogliendo la palla sulla propria trequarti spostato sul centro sinistra, prova ad accentrarsi sbilanciando il proprio avversario con una notevole finta di corpo e poi una volta arrivato sul vertice opposto della lunetta dell’area di rigore incrocia di destro sul palo più lontano non lasciando scampo al portiere. Con questi numeri e queste prestazioni, il giocatore del Mechelen si candida ad essere un vero e proprio “fattore” decisivo per le sorti della sua squadra e tutto sommato un esempio. Bandé gioca titolare in una squadra in crisi e forse poco dotata tecnicamente, ma non credo che sia così inferiori rispetto a squadre come Benevanto, Spal o Cagliari: allora perché queste squadre non puntano su giovani affamati come lui più che su “vecchi” pirati dalla pancia piena che hanno già alle spalle la parte migliore della loro carriera?

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