Danimarca-Eire: Presentazione

Posted By on Nov 10, 2017 | 0 comments


di Alessandro Nardi

 

Per la squadra di O’Neall è una partita fondamentale, quasi storica direi, visto che la squadra irlandese manca dai mondiali dall’edizione del 2002 e oggi potrebbero gettare le basi per tornare finalmente a partecipare alla massima competizione intercontinentale. L’Irlanda si presenta a questo spareggio forte delle ottime prestazioni fornite durante il girone di qualificazione, fino all’ultima giornata è stata in corsa per il primo posto tanto da terminare solo due punti dietro alla Serbia che ha vinto il girone. Il suo gioco si basa sulla compattezza di squadra, tanto che gli irlandesi hanno subito solo sei gol in tutto il percorso di qualificazione ed insieme al Galles sono stata la squadra con la miglior difesa del proprio gruppo. Non solo! Tra le compagini che hanno partecipato alle qualificazioni, nella zona europea, solo la Croazia, la Germania, l’Inghilterra, la Spagna ed il Portogallo hanno subito meno gol. L’ostilità storia, scritta nel DNA degli Irlandesi la conosciamo bene: ad Italia ’90 abbiamo dovuto sudare “sette camice” per batterli con uno striminzito 1-0, mentre nell’edizione del 1994 perdemmo noi, con lo stesso risultato, durante la partita d’esordio. Non sarà facile per i danesi avere la meglio su di loro. I “verdi” giocano soprattutto con il 4-3-3, anche se nelle ultime quattro partite del proprio raggruppamento hanno alternato equamente questo modulo con il 4-4-2. Il tecnico irlandese punterà sul duo Murphy e Mac Clean, che sono stati i trascinatori della loro nazionale, entrambi i giocatori hanno siglato quattro reti ed entrambi saranno controllati a vista dalla squadra scandinava. Anche per loro questo spareggio è importantissimo, per ridare lustro ad un’immagine troppo legata ai fasti del 1992, che difficilmente possono tornare. Dopo quella vittoria “favolosa” (nel senso esatto di favola) la nazionale danese non è stata più in grado di ripetersi a certi livelli e dopo non essersi qualificata per il mondiale brasiliano vorrebbero staccare il pass per quello russo. Quella danese è una squadra camaleontica, gioca con tre moduli diversi: 3-5-2, 4-3-3 e 3-4-1-2 è probabile che si opterà per il 4-3-3, che è il modulo che è stato usato con più continuità nelle ultime gare. Il centravanti neo- atalantino Cornelius, insieme alla punta del Feyenoord Jorgensen saranno i giocatori più pericolosi, sulle loro spalle graverà tutto il peso dell’attacco danese. Da tenere d’occhio il giovane astro nascente dell’Ajax Dolbeg. Probabilmente non sarà schierato tra i titolari, ma ha tutte le capacità nel suo bagaglio tecnico, per spostare la partita.

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