La Grecia si segna anche da sola: 4-1 Croazia, ad un passo dal mondiale

Posted By on Nov 10, 2017 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

La gara d’andata del Playoff tra Croazia e Grecia sarebbe senza storia, non fosse per la tassa Lovren. Il punteggio finale al Maksimir di Zagabria è comunque un 4-1 che indirizza nettamente la qualificazione verso i biancorossi, ma che non la chiude ancora del tutto. Al Karaiskakis, domenica sera, gli ellenici partiranno dal gol realizzato fuori casa per tentare una rimonta ai limiti dell’impossibile. La palla è però rotonda. Forse anche per questo Karnezis decide dopo una manciata di minuti di controllare male un retropassaggio di Tzavellas, regalando l’1-0 dal dischetto a un glaciale Modric.
Altro giro, altro regalo: è il 19’, una splendida azione libera la corsa di Strinic sulla sinistra; Kalinic aspetta, abbandonato a centro area, poi insacca sul tocco del terzino doriano. La gara prende una direzione, ma Lovren prova a tutti i costi ad invertirla, riuscendoci solo in parte. Il centrale del Liverpool regala un corner che prontamente Papastathopoulos sfrutta al meglio, ribadendo in rete. Sul contrasto aereo il marcatore che se lo perde è proprio Lovren. Il duello si riproporrà nella ripresa, ma la rete non arriverà nuovamente.
C’è però troppo divario tecnico, la qualità croata torna ad emergere dopo la mezz’ora. Tocca a Vrsaljko andare al cross, innescato da un’apertura chirurgica di Brozovic; l’altro interista, Perisic, insacca di testa sul secondo palo. In apertura di ripresa arriva anche il 4-1 che manda in archivio la partita, con un altro errore da matita rossa, una sorta di sponda all’indietro di petto di Stafylidis che si rivela troppo corta e permette a Vrsaljko di anticipare Karnezis. Sul tabellino ci finisce Kramaric, ma i (de)meriti del terzino dell’Augsburg sono evidenti.
Nell’ultima mezz’ora la Croazia gioca un po’ con i ritmi della gara, assumendosi anche qualche rischio di troppo: quando troppo bassa, la Grecia prende campo e prova a sorprendere i padroni di casa, andando vicina al 4-2 nella ripresa in più circostanze, senza mai agguantare la rete della speranza. Subasic è costretto a un solo intervento degno di nota per salvare il parziale, il quale fornisce un ampio margine di sicurezza in vista del ritorno.
La scelta di Dalic di inserire Brozovic da trequartista centrale, con Rakitic e Modric in cabina di regia a fornire una doppia fonte di gioco, si rivela vincente. I movimenti del centrocampista nerazzurro non danno punti di riferimento alla retroguardia greca. Allo stesso tempo la capacità di Kalinic di andare a mettersi sempre nella posizione migliore crea confusione, gli uomini di Skibbe vanno immediatamente in palla e vedono la gara scivolare di mano nel giro di nemmeno venti minuti. Per la Croazia sembra tutto apparecchiato: il Mondiale è ad un passo, ma guai a pensare che gli ultimi 90 minuti al Karaiskakis possano essere una semplice formalità.

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