Svezia – Italia. Sarà guerra tattica alla Friends Arena

Posted By on Nov 10, 2017 | 0 comments


Stefano Renzi

 

Questa sera, alle 20:45, Svezia ed Italia si giocheranno una buona parte di qualificazione ai Mondiali. Il teatro che ospiterà la partita è la Friends Arena di Stoccolma, fortino dove la nazionale scandinava ha recentemente battuto 2-1 la Francia nei gironi.

Gli uomini di Andersson scenderanno in campo con l’ormai consolidato 4-4-2, fomato da Olsen in porta, Lindelof-Granqvist coppia centrale e Krafth ed Augustinsson sulle corsie di destra e sinistra. Il terzino del Bologna sostituirà infatti lo squalificato Lustig. A centrocampo spazio a Claesson o Durmaz sulla destra, Larsson e Johansson o Ekdal al centro e Forberg a sinistra. In attacco il duo Toivonen-Berg proverà ad infastidire la retroguardia azzurra. Una squadra, quella scandinava, dotata di grande fisicità in ogni reparto.

Ventura sembra invece aver abbracciato l’idea di abbandonare il 4-2-4 o il 3-4-3 a favore di un 3-5-2 in stile Conte. L’attuale coach del Chelsea, grazie a questo modulo, uscì vincitore nello scontro diretto con la Svezia nei gironi di Euro 2016. E questa sera ci saranno 7/11 di quegli interpreti, 8 se il ct italiano schiererà Eder, autore peraltro dell’allora gol partita, al posto di Belotti. L’undici iniziale sarà composto da Buffon, protetto dalla “BBC”, De Rossi davanti alla difesa affiancato da Verratti e Parolo con Candreva e Darmian sugli esterni. A fianco ad Immobile giocherà, appunto, uno tra Belotti ed Eder, con il granata favorito ma in condizioni non ottimali dopo il mese di stop per una lesione al collaterale.

Tatticamente sarà una gara giocata molto sulle fasce, soprattutto quella di destra per l’Italia e di sinistra per la Svezia. Gli scandinavi sono soliti sfruttare le sovrapposizioni di Augustinsson, terzino sinistro tecnico e molto offensivo, al quale Forsberg lascia spesso spazio accentrandosi, così da poter sfruttare le sue spiccate doti da trequartista più che da esterno. Il fantasista del Lipsia è sicuramente l’uomo più temibile degli scandinavi. Darmian e soprattutto Candreva dovranno quindi fare un grande lavoro sulle corsie, ripiegando in fase difensiva e spingendo in quella offensiva. La Svezia infatti tende anche a portare il gioco avversario sugli esterni, con poco pressing alto, reparti corti tra loro ed una retroguardia molto stretta ed ordinata. Questa disciplina tattica, però, può perdere di efficacia se l’Italia giocherà in velocità, oltre che sulle fasce, anche con le due punte. Immobile e Belotti, ma anche Eder, sono gli uomini ideali per inserirsi con rapidità alle spalle dei lenti difensori svedesi o puntarli sull’uno contro uno. La Svezia, inoltre, gioca poco il pallone tra centrocampo ed attacco, tentando spesso il lancio per la torre Toivonen, abile a gestire la sfera o a fare da sponda per i centrocampisti o per Berg, capocannoniere della sua nazionale in queste qualificazioni con 8 reti. I gialloblu si sono qualificati secondi dietro alla Francia e davanti all’Olanda, rappresentando il miglior attacco, il sesto in tutta Europa, e la seconda miglior difesa del proprio gruppo. Occhio, quindi, a sottovalutarli.

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